PROVIAMO A CAPIRCI QUALCOSA

In allegato la petizione proposta dai lavoratori della Sede di Roma Tuscolano

Roma -

 

 

 

 

Non so se ve ne siete accorti, ma in un anno ci hanno stravolto la vita.

Vogliamo riassumervi in breve ciò che è successo:

 

 

 

·      I primi 10 giorni di malattia costano mediamente 12 euro al giorno a seconda dell’inquadramento.

Non ci stupisce vedere colleghi venire in ufficio con la febbre, mal di schiena etc. tutti noi sappiamo, abbiamo visto, osservato, ma abbiamo taciuto abbiamo piegato le spalle come fosse inevitabile, del resto con questa crisi chi può permettersi di perdere 12+10 euro al giorno compreso il ticket.

 

·        Le fasce orarie durante la malattia rasentano il ridicolo, dalle 8 alle 20 con una sola ora d’intervallo 13/14, con l’obbligo da parte dell’Amministrazione d’inviare sempre l’accertamento sanitario, praticamente una sorta d’arresto domiciliare dove non si tiene conto di chi è solo e deve procurarsi farmaci, cibo, medico etc.

 

Tutto questo passa sulla nostra pelle come fosse normale. Non solo, come non bastasse CISL e UIL firmano un contratto che, di fatto, ci strappa anche il premio produzione ed oggi si formulano chiaramente le modalità che andremo a sintetizzare di seguito prendendo ad esempio la nostra sede del Tuscolano dove di 220 dipendenti:

 

·      55 NON prenderanno l’incentivo, ancora non sono chiare le modalità, magari saranno i malati di cancro, chi ha la 104 perché assiste un figlio o una madre disabile o semplicemente chi sta sul “cazzo” al direttore o al dirigente perdonate l’eufemismo;

 

·      110 prenderanno il 50% dell’incentivo ma anche qui con modalità tutte da scoprire;

 

·      55 saranno i fortunati che prenderanno il 100% dell’incentivo.

 

Questo non basta ancora, l’Amministrazione decide infatti appoggiata da CISL, UIL E CISAL che firmano l’accordo di prelevare dal Fondo di Ente 24 milioni di euro per il finanziamento degli straordinari. Vi ricordiamo che il Fondo di Ente serve per finanziare il salario accessorio ossia l’incentivo, i mutui, i piccoli prestiti, la polizza sanitaria, le borse di studio, i soggiorni estivi, i rimborsi per gli asili nido, insomma tutte risorse economiche che ci appartengono da sempre e che da sempre hanno sostenuto i nostri stipendi. Proprio in questo momento di difficoltà economiche, quando cioè più ci sarebbe bisogno di sostenere le famiglie, il governo ed i sindacati conniventi affondano i loro artigli nelle nostre tasche lasciandoci inermi, increduli. Succederà che anziché prendere un piccolo prestito al 2.5% dovremo d’ora in poi rivolgerci ad una finanziaria che ci strozzerà al 6.75% minimo. Veramente un bell’affare.

Ma non sono ancora contenti. E non basta la campagna denigratoria nei nostri confronti, che ci ha lasciato soli davanti ad un’utenza che si permette oggi di offenderci e maltrattarci... No, non basta!

L’Amministrazione vuole un'altra apertura pomeridiana open-day cioè un’apertura 8-17 senza interruzione, inizialmente su base volontaria, finanziata con gli straordinari, ricordate i 24 milioni di euro del nostro Fondo? Quelli!!!

Convocati tutti i sindacati in sede regionale ed informati sui fatti sopra esposti i nostri sindacati optano, eccetto la RdB, per l’open-day che partirà giovedì 4 giugno su “base volontaria”.

 

Ora, ci chiediamo e vi chiediamo:

 

·        non sarebbe stato democratico indire un’assemblea ed informare il personale su quanto stava succedendo?

 

·        Sarebbe stato troppo indire un referendum tra il personale contenente tre opzioni sei favorevole a: 1) open-day; 2) un’altra apertura pomeridiana; 3) niente.

 

Comprendiamo che in un volantino sia complicato esporre tutto il disagio, riassumere in poche righe ciò che vorremmo trasmettere anche perché forse non conosciamo tutti i fatti, poiché gli artefici, i nostri rappresentanti sindacali non hanno avuto la forza di guardarci in faccia assumendosi responsabilmente e con coerenza l’onere delle loro scelte. Codardi!!!

 

Per uscire da quest’immobilismo, proponiamo di indire un’assemblea di tutto il personale della sede attraverso LE RSU da svolgersi prima del 4 giugno p.v. se siete d’accordo vi preghiamo di sottoscrivere questo appello.

 

 

         I Lavoratori INPS Sede Roma Tuscolano