SCIOPERO GENERALE 8 MARZO, ALL'INPS IN QUASI 4.000 ADERISCONO ALLA PROTESTA DELLA USB

Comunicato n. 21/18

Nazionale -

Dai primi dati ufficiali comunicati dall’amministrazione risulta che circa 4.000 lavoratrici e lavoratori dell’INPS hanno aderito allo sciopero generale dell’8 marzo, proclamato dalla USB contro la violenza nei confronti delle donne e contro le discriminazioni di genere.

USB ha aderito alla giornata di protesta promossa dalla piattaforma delle donne di “NON UNA DI MENO”. Una protesta globale, che ha interessato più di 70 paesi. Presidi, manifestazioni, flash mob, si sono tenuti in moltissime città. A Roma diverse le iniziative culminate con la manifestazione pomeridiana da Piazza Vittorio Emanuele II a Piazza Madonna di Loreto.

Alcuni sindacati hanno preferito continuare ad onorare la giornata dell’8 marzo con bei pensierini e mazzetti di mimosa, altri, come la CGIL, hanno riscoperto il cineforum come momento di aggregazione e riflessione. USB ha preferito segnare la giornata con una protesta forte come lo sciopero, mettendolo a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori, perché i 120 femminicidi avvenuti solo nel 2017 meritano qualcosa di più di una rassicurante videoproiezione.

Contro lo sciopero dell’8 marzo,che ha riguardato anche i mezzi di trasporto locali, e contro il diritto di sciopero in generale hanno tuonato il presidente della commissione sciopero e diversi sindacalisti delle organizzazioni sindacali gialle come CGIL-CISL-UIL, che hanno proposto di modificare le norme per riconoscere il diritto alla proclamazione dello sciopero solo a sindacati ampiamente rappresentativi. Polemiche discutibili sul piano dei contenuti, ma di pessimo gusto e improvvide per le finalità della protesta.