SELEZIONI INPS, LE NOSTRE PROPOSTE
Comunicato n. 68/15
PASSAGGI ECONOMICI INTERNI ALLE AREE
La nostra proposta si sviluppa in due anni, con l’obbiettivo di portare tutti i lavoratori delle Aree A e B al livello apicale dell’area (A3-B3) e di dare a tutto il personale dell’Area C la possibilità di un passaggio economico.
PASSAGGI DECORRENZA 1° GENNAIO 2015
Da A1 ad A2 – TUTTI GLI ATTUALI A1 (258)
Da A2 ad A3 – TUTTI GLI ATTUALI A2 (514)
Da B1 a B2 – TUTTI GLI ATTUALI B1 (1.114)
Da B2 a B3 – TUTTI GLI ATTUALI B2 (1.708)
Da C1 a C2 – IL 50% DEGLI ATTUALI C1 (808)
Da C2 a C3 – IL 50% DEGLI ATTUALI C2 (1.405)
Da C3 a C4 – IL 50% DEGLI ATTUALI C3 (3.987)
Da C4 a C5 – IL 50% DEGLI ATTUALI C4 (3.931)
TOTALE PASSAGGI 2015 – N. 13.725
PASSAGGI DECORRENZA 1° GENNAIO 2016
Da A2 ad A3 – TUTTI GLI A1 TRANSITATI AD A2 NEL 2015 (258)
Da B2 a B3 – TUTTI I B1 TRANSITATI A B2 NEL 2015 (1.144)
Da C1 a C2 – IL RESTANTE 50% DEGLI ATTUALI C1 (807)
Da C2 a C3 – IL RESTANTE 50% DEGLI ATTUALI C2 (1.404)
Da C3 a C4 – IL RESTANTE 50% DEGLI ATTUALI C3 (3.987)
Da C4 a C5 – IL RESTANTE 50% DEGLI ATTUALI C4 (3.930)
TOTALE PASSAGGI 2016 – N. 11.500
In due anni tutto il personale delle Aree A e B si posizionerebbe al livello apicale A3 e B3 e tutti i lavoratori dell’Area C otterrebbero un passaggio al livello economico superiore.
DUE PROPOSTE DI MODALITA’ SELETTIVE PER IL 2015
L’Amministrazione afferma che non ci sono più i tempi per attuare le selezioni con decorrenza 1° gennaio 2015. Noi avanziamo due proposte:
- Pubblicazione dei bandi entro dicembre 2015 con indicazione del numero di passaggi e della decorrenza al 1° gennaio 2015, somministrazione dei test a febbraio 2016 e pubblicazione delle graduatorie a marzo del 2016. Andrebbe salvaguardata la posizione del personale che andrà in pensione dal gennaio 2016, considerando che è in servizio al momento della pubblicazione dei bandi;
oppure in alternativa
- Pubblicazione dei bandi entro dicembre 2015 con indicazione del numero di passaggi e della decorrenza al 1° gennaio 2015, compilazione della graduatoria entro il 31 dicembre 2015 utilizzando come criteri selettivi il titolo di studio, l’anzianità lavorativa, la valutazione della performance individuale, criteri previsti dal CCNL del 1° ottobre 2007 che non prescrive l’obbligo di una prova selettiva come il test. In questo modo sarebbe soddisfatta l’esigenza di concludere le selezioni entro la fine dell’anno.
Quel che è certo è che non c’è un minuto da perdere se si vuole andare incontro alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente.
E PER CHI E’ GIA’ A3 E B3?
PASSAGGI GIURIDICI TRA LE AREE
Le selezioni da un’area all’altra sono di fatto bloccate e non si vede all’orizzonte la possibilità di un loro sblocco in tempi ravvicinati. Ma se a finanziare quei passaggi fosse il Fondo di Ente invece che l’Amministrazione con il proprio Bilancio le cose cambierebbero?
Vogliamo lanciare questa riflessione: visto che i passaggi sono ormai finanziati al 70% dallo stesso lavoratore e che con le risorse del Fondo di Ente si finanziano le posizioni organizzative e le indennità, perché non sostenere anche il costo residuo (30%) del passaggio dei colleghi delle Aree A e B verso l’area superiore? Meglio utilizzare il Fondo per i passaggi di area piuttosto che coprire i costi dell’organizzazione del lavoro dell’INPS. E’ possibile aprire questo ragionamento svincolandolo dalle previsioni della Riforma Brunetta e dall’assimilazione di quei passaggi a nuove assunzioni dal momento che sono auto finanziate?
E se proprio non si vuole seguire questa strada, bisogna in ogni caso porsi il problema di un riconoscimento economico al personale delle Aree A e B che retribuisca il mansionismo, in attesa del percorso di riconoscimento della crescita professionale che porti tutti in Area C.
Abbiamo cercato di spiegare, speriamo con chiarezza, quali sono le nostre proposte, disponibili a confrontarle con quelle degli altri soggetti presenti al tavolo sindacale. Quel che non possiamo e non vogliamo accettare è che sulle selezioni non si faccia niente, facendo slittare tutto al 2016. In quel caso la mobilitazione sarà dura, utilizzando ogni mezzo possibile.