SULLE SELEZIONI LA RdB NON ACCETTA MANCE
In allegato il comunicato n. 24/08
Venerdì 27 giugno il direttore generale ha convocato le organizzazioni sindacali nella sua stanza ed ha presentato una “bella proposta” d’integrazione dei 3.920 posti già previsti per le selezioni interne. Ha buttato sul piatto la “bellezza” di 164 posti a livello nazionale, da dividere in 97 C4 e 67 C3 per i diversi profili. Per finire di “stupire”, ha proposto che i passaggi aggiuntivi abbiano la stessa decorrenza di quelli già concordati: 31 dicembre 2006.
Quale il motivo di “tanta generosità”? Il voler contribuire a superare le polemiche scaturite intorno alle selezioni, soprattutto nella regione Lazio, dove il comportamento antisindacale ed autoritario del direttore regionale ha determinato un accordo sulla ripartizione dei posti per le selezioni sottoscritto solo da CISL e CGIL, che in quella regione sono minoranza. Aumentare i posti a livello nazionale vuol dire così aumentare qualche posto anche nel Lazio e far salvare la faccia a chi, come la UIL, si era spinta in un vicolo cieco, abbandonando il tavolo sindacale nazionale e minacciando di ricorrere al giudice per far bloccare i bandi.
L’operazione, concordata con le tre maggiori organizzazioni sindacali interne, ha dato i suoi frutti: la UIL si è dichiarata soddisfatta di poter modificare, anche se indirettamente, l’accordo del Lazio ed è tornata la pace sotto il tetto dei confederali, con CISL e CGIL riconoscenti con il direttore generale per questa “inaspettata” trovata.
I 164 passaggi aggiuntivi saranno ripartiti a livello regionale in misura proporzionale alla prima assegnazione di posti, mentre l’assegnazione su base provinciale sarà decisa al tavolo sindacale nazionale. Forza, signori, si apre il mercatino, si accomodino i questuanti!!!
Per quanto ci riguarda abbiamo respinto questa mancia, buttata lì sul tavolo da un’amministrazione che pensa di liquidare il confronto sindacale limitandosi a questa politica di basso livello. Noi abbiamo sempre mantenuto distinte le questioni generali, che interessano la totalità dei lavoratori dell’Istituto, da quelle relative al Lazio, dove nei giorni scorsi abbiamo presentato un ricorso contro l’amministrazione per comportamento antisindacale, anche per rispetto delle centinaia di lavoratori che hanno manifestato pacificamente la loro rabbia nei mesi scorsi. Non abbiamo mai minacciato di bloccare i bandi anzi, al contrario, abbiamo chiesto più volte la loro pubblicazione, condizionando favorevolmente l’iter delle procedure. Nel merito, rifiutiamo una proposta finanziata con residui del Fondo di Ente non pagati ai lavoratori come incentivo e la cui entità sfugge al confronto sindacale. I 164 posti sono un affronto alle aspettative dei lavoratori e servono solo a qualche sindacato per “aggiustare” situazioni locali e continuare a dare un senso ad una decadente bottega, dove si respira la muffa del tempo e delle sconfitte inflitte ai lavoratori. Infine, questi posti aggiuntivi, individuati unilateralmente dall’amministrazione, rischiano di ipotecare, in parte o del tutto, lo scorrimento delle graduatorie e l’individuazione di nuovi posti da concordare nel contratto integrativo 2008, sulla base dei pensionamenti da gennaio 2007 a dicembre 2008.
Lunedì 30 giugno la riunione ha avuto un epilogo nella stanza del capo del personale con la firma da parte di CGIL, CISL, UIL del verbale riguardante i 164 posti aggiuntivi. Venerdì 4 luglio l’operazione sarà santificata davanti a tutta la delegazione e finalmente, nella settimana successiva, partiranno i bandi.
Abbiamo ottenuto che ci siano circa 60 giorni di tempo per presentare le domande, considerando il periodo feriale in cui si dà avvio ai bandi.
A fine agosto saranno pubblicati i test complessivi ed a fine ottobre si svolgeranno le prove. Nel frattempo ieri sono state aperte le buste per l’aggiudicazione della gara riguardante la gestione delle selezioni interne e sembrerebbe che una sola ditta abbia mostrato interesse ad assumere tale compito. Vi terremo aggiornati nei giorni seguenti.