LAZIO: OLIMPIADI ALLE PORTE
In allegato il comunicato n. 23/08
Nuovo incredibile particolarissimo record stabilito a distanza di due anni circa dal solito ineffabile direttore regionale del Lazio.
Per chi non lo ricordasse, era il 16 giugno 2006 e allora ci andarono di mezzo la RSU e le OO.SS. tutte della sede regionale. Si trattava di mancata informativa preventiva in materia di organizzazione del lavoro. Un incontro storico, da registrare negli annali. “Non discuto con voi, mi alzo e me ne vado”. Detto fatto: dopo soli 35 secondi riunione conclusa. Senza possibilità di replica.
Questa volta lo zar non si è nemmeno seduto concedendo, bontà sua, agli astanti e alla nostra delegazione solo 24 secondi 24 per (cercare di) intervenire. Impossibile fare richieste o altro, si tratta di firmare e basta. Senza discussioni.
Per gli amanti della statistica il nuovo record probabilmente non sarà omologato, data la cronica mancanza (e non è una novità) di verbalizzanti. Ma torniamo alla cronaca.
Gli animi inevitabilmente si scaldano. La proposta è oscena. Si va per le spicce.
Le delegazioni CGIL e CISL vengono infatti incredibilmente invitate al II piano nella stanza imperiale a ratificare il verbale già predisposto il 20 giugno sui poli specialistici “Previdenza marinara” e “Contenzioso invalidità civile”.
Parapiglia generale con Gerlando Russo ed Eugenio Grimaldi che cercano inutilmente di gestire una situazione insanabile.
Mentre la CISL (decisamente sotto pressione) abbandona in fretta e furia il tavolo sbraitando e scaricando sugli altri le proprie responsabilità, la CGIL riesce ad essere quanto meno più dignitosa, dichiarando la propria assoluta indisponibilità alla ratifica del verbale incriminato e proponendo di riaprire ex novo la trattativa.
Per quel che ci riguarda, abbiamo già dato mandato ai nostri legali di procedere contro il direttore regionale per reiterato e palese comportamento antisindacale.
Un’ora dopo al tavolo nazionale, convocato informalmente, la questione del Lazio viene “riassorbita” con una proposta ibrida dell’amministrazione (concordata con chi ???) che prevede 164 posti in più sulle selezioni interne in ambito nazionale. Tutta da verificare.
Eppure andando via brucia sentirsi ancora una volta ripetere nei corridoi delle stanze che contano “…è riuscito comunque a rompere la vostra unità”.
Nonostante ciò, non si aspettavano una vertenza così lunga, una partecipazione così massiccia e scaglionata nel tempo da parte dei lavoratori, tre organizzazioni sindacali così determinate ad andare insieme fino in fondo. Non si aspettavano il Sindacato.
Ed hanno clamorosamente sbagliato.
Coordinamento Regionale
RdB-CUB INPS Lazio