UN BANDO DA RIVEDERE
Comunicato n. 35/11
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Si è svolto ieri presso la sede regionale l’incontro, già programmato, avente ad oggetto la ventilata mobilità inerente esclusivamente il personale con qualifica A dell’area metropolitana romana.
Dalla tabella sulla distribuzione del personale per qualifiche a tutto il 7.10.2011 fornitaci dalla direzione regionale risulta in effetti che dei 158 colleghi dell’area A complessivamente presenti nel Lazio ben 51 sono al momento allocati presso la direzione metropolitana, con mansioni considerate “marginali”.
Motivato da oggettive esigenze organizzative e finalizzato a risolvere entro fine anno i ritardi accumulati nella complessa gestione delle invalidità civili, il bando di mobilità che ci è stato proposto dalla direzione regionale prevedeva, almeno inizialmente, quattro punti sostanziali recuperati sulla falsa riga di altri accordi:
- carattere della volontarietà;
- vincolo di permanenza fissato in 3 anni;
- importo (non formalizzato) di 2.500 euro lordi pro capite una tantum;
- requisiti per la eventuale graduatoria.
Abbiamo a questo punto premesso che, considerate la logistica e le aspettative da parte dei colleghi, non riteniamo che ci possano poi essere molte domande in merito e ci siamo comunque dichiarati d’accordo sui primi due punti.
Netta contrarietà, invece, sulla mancata quantificazione dell’importo all’interno della bozza, con una sola generica previsione di compensi derivanti da ipotetici risparmi di gestione e considerando anche il fatto che si tratta di cifre al lordo. Così come ci è parso corretto proporre una diversificazione dell’importo dovuto ai dipendenti in mobilità verso le sedi di Ostia, Civitavecchia e Pomezia (ambito provinciale), rispetto a quelli che si sposterebbero all’interno dell’area romana. Per quanto concerne infine gli indispensabili requisiti utili alla formazione della ipotetica graduatoria, sarebbe opportuno prevedere gli stessi preventivamente nel bando, per ovvi motivi di trasparenza ed evitando ogni equivoco rinvio.
Le sacrosante richieste della USB hanno portato ad una immediata modifica del bando per quanto concerne la diversificazione degli importi, che comunque non sono stati formalizzati, a differenza di quanto è stato espressamente previsto dal verbale d’intesa, poi modificato, sulla incentivazione della mobilità nell’area metropolitana di Milano (vedi documenti allegati).
Nonostante non vi fossero altri argomenti all’ordine del giorno, la UIL ha tirato fuori dal cilindro ancora una volta la sottoscrizione delle Linee guida “definitive” sul front office nel Lazio, peraltro non richiesta dalla stessa direzione regionale, rilanciando a piè sospinto la figura del funzionario di sala, che prelude a nuove indennità prelevate dal Fondo di Ente.
La CISL non si è fatta pregare più di tanto, chiedendo adeguati compensi per i dipendenti che presteranno attività di consulenza, aprendo di fatto gli sportelli, mentre spiace notare come purtroppo CGIL e CISAL si siano ancora adeguate. In attesa della esatta definizione degli importi e degli indispensabili chiarimenti al tavolo paritetico nazionale, l’incontro è stato aggiornato a data da destinarsi.