UN FRULLATO MISTO, UN PO' AMARO

Comunicato n. 56/08

Nazionale -

 

INTERINALI

L’amministrazione ha presentato un documento che motiva l’assunzione di 730 lavoratori interinali per tre mesi, per una spesa complessiva di 4,5 milioni di euro. Tale procedura sarebbe necessaria (udite! udite!) per raggiungere i piani di produzione 2008. C’è scritto proprio così nel documento!

 

Abbiamo detto all’amministrazione, in modo chiaro ed inequivocabile, che queste operazioni servono solo a regalare un po’ di soldi alle agenzie di lavoro e ad agire in modo clientelare nel mercato del lavoro, sulla pelle di precari che si illudono di maturare con il tempo il diritto alla stabilizzazione. Inoltre, la “scusa” accampata per questi contratti offende la nostra intelligenza e non ci stiamo ad essere presi per fessi.

 

L’amministrazione ha presentato il documento a giochi fatti, dopo aver già individuato le agenzie che forniranno gli interinali (tra le quali spiccano i soliti nomi) e prevista la spesa da addebitare ancora una volta al capitolo delle spese di funzionamento!!! La condanna dell’amministrazione per comportamento antisindacale, ottenuta dalla RdB in passato sull’assunzione degli interinali, ha impedito che si arrivasse alle assunzioni senza il confronto con le organizzazioni sindacali, confronto che, in questi termini, diventa ridicolo ed inutile.

 

L’amministrazione blocchi questi contratti e proceda in due modi: attraverso l’utilizzo di uno specifico budget di straordinario e la formazione di gruppi volontari e, scelta più rilevante, con la richiesta al governo di maggiori assunzioni a tempo indeterminato, per dare lavoro stabile e non precario.

 

PROCEDURE, ADEMPIMENTI, CARICHI DI LAVORO

Nell’incontro di ieri con l’amministrazione, abbiamo preteso di avere finalmente risposte sulle nuove procedure partite a luglio ed i nuovi progetti di lavoro che in questi mesi stanno interessando i lavoratori delle sedi.

 

Qualche risposta è arrivata, ma assolutamente insoddisfacente. Su FASE e SICO ci è stato detto che sono semplici adeguamenti di procedure, che non incidono sull’andamento produttivo.

 

Sulla SOCIAL CARD è stato riferito che è piombata sull’INPS dalla sera alla mattina, obbligando l’Ente ad adeguarsi immediatamente (alla faccia del ritrovato ruolo politico dell’INPS nei confronti del governo, come sbandierato a più riprese dal Commissario/Presidente). In ogni caso, i carichi di lavoro derivanti da questo nuovo adempimento saranno tenuti in considerazione dall’amministrazione centrale rispetto ai piani di produttività (belle parole: come?).

 

Su CAF, invece, non ci sono state risposte per inadeguatezza della delegazione dell’amministrazione, che non è mai al completo  e che puntualmente, dopo un paio d’ore, si assottiglia al punto da lasciare un solo dirigente ad intrattenere amabilmente le organizzazioni sindacali, mentre da un’altra parte evidentemente si prendono importanti decisioni per l’Ente e per chi ci lavora.

 

Se queste sono le relazioni sindacali che i “nuovi” organi intendono adottare, sappiano che la RdB non sopporterà oltre questo andazzo e che farà di tutto perché il ruolo del sindacato non sia messo in discussione. Non basta firmare i contratti integrativi, per di più sul filo di lana di fine anno, per dire che va tutto bene.

 

CONTRATTI INTEGRATIVI PROFESSIONISTI E MEDICI

Dopo i dirigenti, nei giorni scorsi abbiamo siglato il contratto integrativo 2008 dei professionisti e ieri quello dei medici. La determinazione dell’ANMI- FeMEPA RdB al tavolo della trattativa ha costretto l’amministrazione ad assumere precisi impegni sulla riconsiderazione dei criteri relativi al fondo di risultato per i componenti delle CMVP e delle CMS, nonché sulle verifiche straordinarie, sul contenzioso e sulla regolamentazione dell’attività libero professionale.

Marcheremo in modo stretto l’amministrazione perché rispetti gli impegni assunti in tutti i contratti integrativi.

 

UTILIZZO POSTA ELETTRONICA PER LE RSU

Ci è stato segnalato il blocco in uscita dalle sedi dei messaggi di molte RSU. E’ una decisione che non condividiamo affatto. Troviamo positivo che i delegati RSU abbiano avvertito nei mesi scorsi la necessità di formare una rete per scambiarsi opinioni, per promuovere iniziative. Chi ha paura di tutto questo? Noi certamente no. Dal 1998 ad oggi abbiamo sempre promosso e rivendicato processi di maggiore democrazia sindacale per le RSU, chiedendo l’elezione diretta dei rappresentanti dei lavoratori a tutti i livelli di contrattazione, compreso quello nazionale. Probabilmente questa spinta partecipativa fa paura a chi, in questi anni, ha impedito che si conquistassero questi spazi. C’è forse chi teme di perdere il controllo della nave in quanto si ritiene della stessa il capitano.

 

L’amministrazione ci ha presentato nei giorni scorsi un documento per la regolamentazione dell’utilizzo della posta elettronica. Se si tratta di scoraggiare comportamenti penalmente perseguibili siamo d’accordo, ma se invece si vuole approfittare di questo per mettere il bavaglio ai lavoratori, alle loro rappresentanze unitarie ed a qualche organizzazione sindacale “scomoda” allora diciamo no. Pretendiamo che sia garantito il diritto di critica e che la posta elettronica sia vissuta nello spirito delle garanzie che lo Statuto dei lavoratori e le Leggi successive assegnano in tema di diffusione delle informazioni sindacali. Non vorremmo che, a questo punto, fosse garantito solo al ministro Brunetta di fare “satira”, pubblicando vignette ed altro sul sito del ministero per la pubblica amministrazione, mentre all’INPS qualcuno vorrebbe tornare alla caccia alle streghe ed ai processi della santa inquisizione.

 

Come scritto nel titolo, vi abbiamo servito un frullato misto di informazioni, purtroppo un po’ amaro, perché sono molte le cose che non vanno, ma al tempo stesso il nostro impegno è costante per cercare di migliorarle. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi, c’è la necessità di tornare a confrontarci, a discutere, anche aspramente se necessario, ma in modo schietto. In questi giorni abbiamo partecipato ad assemblee sul territorio che hanno registrato una partecipazione eccezionale. Il nostro auspicio è che si continui così, smettendo di assegnare deleghe in bianco, ma tornando ad essere protagonisti, a cominciare dalle prossime iniziative che promuoveremo contro la Legge 133/2008.