USB DENUNCIA L'INPS PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE. NO ALLA MODIFICA UNILATERALE DELLA PAUSA MENSA

Comunicato n. 55/13

Nazionale -

La prima udienza è fissata per il 1° ottobre presso il Tribunale del Lavoro di Roma. Dopo aver diffidato l’INPS rispetto alla modifica unilaterale dell’accordo nazionale del 24 ottobre 2000 in materia di orario di lavoro, al cui interno è stata concordata la durata minima e massima della pausa mensa, di fronte al rifiuto dell’amministrazione di avviare la contrattazione nazionale USB ha dato seguito alla diffida presentando una denuncia per comportamento antisindacale nei confronti del datore di lavoro.

Ancora una volta l’USB si dimostra l’unico sindacato dell’INPS ad avere il coraggio di andare fino in fondo alle vertenze, senza tentennamenti, senza finti proclami, coerentemente con gli impegni assunti davanti ai lavoratori.

Il ricorso potrà essere vinto o perso dal sindacato, ma quel che conta più di ogni altra cosa  è non essere disposti a cedere senza combattere. Se non ci fosse stata l’USB in questi ultimi anni all’INPS, non si sarebbero ottenuti alcuni significativi risultati, mentre le sconfitte sarebbero state più pesanti e l’arretramento delle condizioni dei lavoratori più netto.

Se oltre il 40% dei lavoratori dell’INPS nel 2010 ha ottenuto un passaggio economico, in un contesto difficilissimo, è stato per la caparbietà e l’intelligenza politica della USB che ha avuto l’intuizione dell’Accordo di programma 2010-2012, mentre l’Accordo di programma 2013 per l’integrazione di INPDAP e ENPALS con l’INPS, firmato da CGIL-CISL-UIL, è una “patacca” che rischia di bloccarsi al primo ostacolo visto che non ci sono soldi per l’integrazione e che qualunque intervento si farà sul salario accessorio sarà a carico degli stessi lavoratori.

Se all’INPS si è arrivati a licenziare un Capo del personale, dando il segnale che a volte si può ottenere giustizia anche contro i potenti di turno, lo si deve al coraggio e alla fermezza dimostrati da USB.

A volte riesce difficile raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati, come nel caso delle selezioni 2011 e 2012 previste dall’Accordo di programma con le quali si volevano dare almeno alcune risposte parziali ai lavoratori mansionisti. L’ottusità e i calcoli di bottega di alcuni sindacati che hanno firmato i contratti integrativi degli ultimi anni, hanno impedito finora di riconoscere un passaggio di livello economico a lavoratori che sono fermi al palo da dodici anni o anche più. Ci vuole più coraggio.

Non dobbiamo cedere, dobbiamo lottare giorno per giorno tutti insieme. Date più forza alla USB con la vostra iscrizione. Partecipate allo SCIOPERO GENERALE del 18 OTTOBRE e alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE a ROMA.

 

CEDER UN PEAU C’EST CAPITULER BEAUCOUP

CEDERE ANCHE UN PO’ E’ GIA’ CAPITOLARE MOLTO