RESPINTO IL RICORSO DELLA USB INPS SULLA PAUSA MENSA, IL SINDACATO PRESENTA OPPOSIZIONE ALLA SENTENZA
Comunicato n. 74/13
Il Tribunale del Lavoro di Roma ha respinto il ricorso per comportamento antisindacale presentato dalla USB contro l’INPS per la decisione unilaterale di estendere di dieci minuti la durata minima della pausa mensa senza avviare la necessaria contrattazione sindacale.
La USB ha dato mandato al legale di presentare opposizione alla sentenza, nella convinzione che sia necessario difendere fino in fondo il diritto alla contrattazione. Oggi l’amministrazione ritiene di poter decidere in modo unilaterale la durata della pausa mensa, domani potrebbe essere fatta la stessa operazione sull’orario di lavoro e su ogni altro istituto per il quale il contratto collettivo nazionale prevede la contrattazione sindacale.
A contrastare la violazione dell’accordo INPS del 2000 che stabiliva in 20 minuti la durata minima della pausa mensa è rimasta solo la USB mentre le altre organizzazioni sindacali, dopo la riduzione del valore del buono pasto, si sono subito rassegnate a subire anche l’estensione a 30 minuti della pausa minima per il diritto al ticket. Se tutte le cinque organizzazioni sindacali rappresentative avessero presentato la denuncia contro l’amministrazione per comportamento antisindacale, non pensate che vi sarebbe stato un altro impatto sul Giudice chiamato a dirimere la questione?
Accade invece sempre più spesso che CGIL-CISL-UIL e la loro ombra fintamente autonoma assumano posizioni più da amministrazione che da rappresentanze sindacali, arrivando a volte addirittura a superare la stessa amministrazione. La responsabilità, tuttavia, è soprattutto di quanti di voi continuano a restare iscritti a quelle organizzazioni sindacali, evitando di risolvere palesi ed ormai vecchie contraddizioni.