USB SUL MANSIONISMO ALL'INPS: LA REPRESSIONE NON PASSERA'

Comunicato n. 68/16

Nazionale -

USB esprime piena solidarietà ad Enzo Perfetto, Damiano Maiolino e a tutti i delegati sindacali e i lavoratori colpiti dalla repressione dell’amministrazione nella lotta contro il mansionismo.

Enzo, ex delegato della USB, oggi rappresentante del SI-COBAS ed RSU della sede di Massa Carrara, dovrà rispondere il 28 novembre dell’accusa di aver procurato danno all’immagine dell’Istituto per aver postato sulla pagina personale di Facebook la documentazione relativa alla sua domanda di attestazione delle mansioni effettivamente svolte.

Damiano, delegato USB ed RSU della sede di Imperia, è stato colpito professionalmente dal direttore dell’Agenzia di Sanremo, dove lavora, subendo un demansionamento per aver guidato la vertenza contro il mansionismo nella sua sede ed aver chiesto la certificazione delle mansioni svolte. Stessa sorte è toccata ad altri lavoratori.

L’unica risposta che è capace di dare l’amministrazione alla richiesta di giustizia da parte dei lavoratori delle aree A e B è la repressione, la ritorsione e il confino a compiti inferiori a quelli svolti in precedenza.

Come i peggiori padroni delle ferriere, alcuni dirigenti pensano in questo modo di ritenersi assolti dall’accusa di sfruttare i lavoratori e di mettersi al sicuro da eventuali condanne in giudizio.

L’INPS ha un’amministrazione allo sbando, con un presidente e un direttore generale assorbiti completamente dai loro conflitti d’interessi. Loro sì che danneggiano ogni giorno l’immagine dell’Istituto, con i tanti articoli di stampa che li chiamano in causa per i rapporti professionali con aziende che presentano zone d’ombra con l’INPS. La brutale reazione della dirigenza indica che la strada aperta dalla USB di contrasto netto al mansionismo e allo sfruttamento dei lavoratori è quella giusta. Non è il momento di indietreggiare ma semmai di rilanciare.

Il 22 novembre ne parleremo nell’assemblea nazionale convocata dalla USB, in collegamento video con tutte le sedi INPS d’Italia.

Invitiamo tutte e tutti ad esserci, per mostrare all’amministrazione la compattezza e l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente.

 

NO all’attacco al ruolo del sindacato

NO alla repressione delle lotte