ADESSO CHE C'E' STABILITA' SI GUARDI ANCHE AI PROBLEMI DEI LAVORATORI

Comunicato n. 02/10

Nazionale -

 

Con il decreto di nomina del nuovo Direttore Generale, l’affidamento degli incarichi di Direttore Generale Vicario e di Direttore Centrale delle Risorse Umane, sono state riempite le caselle vacanti dei principali ruoli gestionali dell’Ente. Ai dirigenti che hanno assunto tali compiti vanno le nostre congratulazioni e l’augurio di buon lavoro. Ci preoccupa invece, a prescindere dalle capacità professionali e dall’impegno dimostrati dal Presidente, il protrarsi di un commissariamento che rappresenta un’evidente anomalia rispetto alla necessità di un governo plurale dell’Istituto previdenziale. Non vorremmo, infatti, che il governo abbia attuato una sorta di riforma non scritta degli enti previdenziali, nominando Commissari che fungono di fatto da amministratori delegati, per avere mano libera nell’attuazione di programmi di destrutturazione degli enti stessi.

 

Continua inoltre a preoccuparci una riorganizzazione dell’INPS della quale fatichiamo ad intravedere le possibilità di sviluppo per l’Ente, per i servizi ai cittadini e per i lavoratori interni, soprattutto nella probabile prospettiva di un ridimensionamento delle funzioni principali legate alla contribuzione ed alle prestazioni, oltre alle eccessive forme di esternalizzazione ed alla cessione di attività come la cassa integrazione, in futuro affidata agli enti bilaterali o alla provincia come accadrà in Trentino Alto Adige.

 

Certamente le recenti nomine possono finalmente assicurare un periodo di stabilità interna, auspicando una reale collaborazione ed intesa tra ruolo di governo (Presidente/Commissario) e funzioni gestionali (Direttore Generale e Capo del Personale). C’è un forte bisogno di stabilità e c’è bisogno di recuperare un rapporto vero e costruttivo al tavolo sindacale, guardando con realismo ed intelligenza ai problemi, senza inseguire la becera ed improduttiva politica repressiva contenuta nella Riforma della Pubblica Amministrazione. Sta all’amministrazione centrale e territoriale mandare precisi segnali in tal senso. Contrariamente, non mancheremmo di promuovere adeguate iniziative conflittuali che potrebbero incidere sull’attività lavorativa dei prossimi mesi.   

 

I problemi a cui dare soluzione sono tanti e molti sono gli impegni scritti da onorare: dallo scorrimento delle graduatorie dei concorsi interni allo sblocco delle assunzioni e dei passaggi a C1; dalla definizione del contratto integrativo per dirigenti, professionisti e medici all’adeguamento dell’importo del buono pasto; dalla giusta  collocazione funzionale degli ispettori di vigilanza, degli informatici, dei tecnici e dei sanitari alla revisione del sistema indennitario; dal riconoscimento economico agli ex insegnanti ed al personale transitato in mobilità alla questione legata al reperimento di nuovi dirigenti; dai problemi organizzativi dell’attività riguardante l’invalidità civile ai carichi di lavoro dei diversi uffici. E questa è sicuramente una parte dei problemi da affrontare.   

 

Verificheremo punto per punto l’operato dell’amministrazione, come sempre con serietà, lealtà, schiettezza e spirito di collaborazione.