Nella serata di ieri la direzione regionale ha diramato ufficialmente il calendario delle prove selettive riguardanti i passaggi all’interno delle aree B e C del Lazio (come di seguito riportato), precisando che le successive convocazioni saranno effettuate tramite apposito messaggio Hermes.

Sarà utile a questo punto precisare che non tutti indistintamente i dipendenti di queste aree potranno partecipare alle selezioni, in quanto risultano ovviamente esclusi quelli in posizione apicale (B3 e C5).

Pertanto le selezioni riguarderanno nella nostra regione complessivamente 381 colleghi di area B e 1.802 di area C mentre il numero definitivo dei partecipanti con buone probabilità si abbasserà ancora, sia pure di una minima percentuale, per effetto dei pensionamenti.

La direzione regionale ci ha inoltre comunicato che nel corso del corrente mese di agosto saranno riallocate varie postazioni di lavoro all’interno della struttura, allo scopo di predisporre per tempo gli ambienti adeguati all’espletamento delle prove di selezione. 

Per quanto tardivo, l’avvio di queste selezioni va considerato a livello nazionale di notevole spessore, anche se di fatto è stato perso un anno per la decorrenza delle stesse che poteva già essere fissata da gennaio 2015, se soltanto le altre OOSS avessero sostenuto con forza la proposta della USB. Ma così non è stato, con tanti saluti agli inutili accordi di programma, alla coerenza ed alla qualità.  

Velo pietoso anche sul differimento, richiesto a bandi ormai scaduti, dei termini per la presentazione delle domande e senza alcuna plausibile motivazione. Alla faccia della trasparenza.

Vogliamo pure ricordare che la proposta di accettare con riserva le domande di quei colleghi colpiti negli ultimi due anni da provvedimenti disciplinari superiori alla multa di quattro ore (da mettere in coda alle graduatorie) è stata rigettata, con buona pace tra colpevolisti e innocentisti.

Per quanto concerne invece le posizioni apicali di cui sopra, ci sembra doveroso rammentare la richiesta USB tesa unicamente a dare in occasione del contratto integrativo 2016 risposte adeguate sul tavolo nazionale a coloro che non hanno alcuna possibilità, al momento, di un passaggio al livello economico superiore.

Una richiesta che naturalmente trova la sua ragion d’essere nell’attenzione che da sempre la nostra OS rivolge ai discriminati di sempre e cioè al fenomeno del mansionismo.

Una richiesta semplice, chiara e determinata, di poter prevedere una apposita indennità per i dipendenti A3 e B3 che, nella fretta parossistica di chiudere a tempo di record l’integrativo 2016, naturalmente è stata tralasciata.