ALLA FACCIA DEL TAVOLO TECNICO!

Milano -

Questo bizzarro dirigente proveniente dal disciolto Scau, che risponde al nome di Giuliano Quattrone, attuale direttore regionale della Lombardia, ha scritto una pagina nerissima nella storia delle relazioni sindacali all’Inps, probabilmente senza valutare  adeguatamente la gravità del suo operato.

Dopo due incontri sul tavolo regionale dedicati alla riorganizzazione dell’area metropolitana con tutte le OO.SS. regionali, ha deciso di proseguire il confronto su un “tavolo tecnico”, dal quale ha escluso USB, in ragione della nostra mancata condivisione delle linee guida.

Segnaliamo che in un normale sistema di relazioni sindacali, il confronto si sposta sul piano tecnico, dopo la firma di un accordo “politico”, che in questo caso specifico non c’è stato. Nel corso del secondo incontro svoltosi il 28 aprile scorso, il Direttore ha proposto un testo (vedi allegato), che nessuno ha firmato, neanche la “quadruplice”.

Dunque, Cgil Cisl Uil e Cisal sarebbero state ammesse al tavolo tecnico, sulla base di una disponibilità manifestata a voce a condividere le famose linee guida.

USB non solo non è stata convocata al “tavolo tecnico”, ma non ha neanche ricevuto i documenti oggetto della discussione. Ne siamo venuti in possesso abbastanza facilmente e li abbiamo immediatamente inviati a tutto il personale interessato, perché i lavoratori constatassero con i loro occhi che la discussione era tutt’altro che “tecnica”, ma verteva sulla sostanza e gli aspetti fondamentali della riorganizzazione: in primo luogo la sistemazione logistica – da USB richiesta a più riprese negli incontri ufficiali e mai comunicata -; la chiusura e l’accorpamento delle agenzie territoriali; la mobilità del personale; la soppressione di decine di posizioni organizzative ecc…

Questo, in estrema sintesi, quanto accaduto in sede negoziale. Ci rendiamo conto dell’assurdità di tutta la vicenda, ma ci sembrava doveroso informare i colleghi, anche a costo di annoiarli con questioni che coinvolgono le relazioni tra Amministrazione e OO.SS. e certamente non li appassionano.

E’ evidente che ci sarebbero tutti gli estremi per una denuncia a carico della Direzione Regionale per attività anti-sindacale ai danni di USB; ma non vogliamo scomodare i nostri legali, né perdere tempo a produrre scartoffie e partecipare ad udienze. Intanto denunciamo pubblicamente quanto accaduto, poi  faremo valere le nostre ragioni chiamando in causa i vertici dell’Istituto e gli organismi competenti, semprechè il Direttore Regionale si renda conto dell’errore commesso e voglia porvi rimedio.

 

Abbiamo letto con stupore il resoconto del tavolo tecnico firmato dalla “quadruplice” , che si guarda bene dal prendere posizione sull’esclusione di USB. Come è ben noto, chi tace acconsente; dunque Cgil Cisl Uil e Cisal condividono l’atteggiamento di Quattrone e il modo in cui sta conducendo tutta la vicenda negoziale.

A questo punto la domanda sorge spontanea, come si dice in questi casi: perché si è voluto escludere USB dal confronto? Che cosa si vuole nascondere? Forse si sta già discutendo di come redistribuire “pro quota” le posizioni organizzative, dopo la cura dimagrante prevista dal riassetto, senza scontentare nessuna sigla?

Perché sono state fatte tutta una serie di assemblee nelle sedi sulle linee guida, e solo dopo sono apparsi i “veri documenti”? Su che cosa i lavoratori sono stati chiamati a votare nelle assemblee?  

 

                                                                                                                                       USB INPS MILANO