ALL'INPS PARLANO SOLO I SINDACATI DI COMODO

COMUNICATO STAMPA

Nazionale -

 

Il Presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua, al termine di un incontro in videoconferenza con tutto il personale, convocato questa mattina per tracciare un bilancio del primo anno da Commissario Straordinario, ha negato la parola alla RdB-CUB, confermando di avere un grave pregiudizio nei confronti del sindacato di base, che nell’Istituto raccoglie il 14% di adesioni tra il personale sindacalizzato.

 

Diverso trattamento è stato riservato alla UIL INPS, che è potuta intervenire con una sviolinata nei confronti del Presidente degna di un concerto alla Scala di Milano, arrivando a parlare di un Mastrapasqua con “attributi”.

 

“Sono mesi che tentiamo invano di parlare con il Presidente dell’INPS – interviene Luigi Romagnoli, coordinatore nazionale della RdB-CUB INPS a cui è stata negata la parola – Mastrapasqua riceve le altre organizzazioni ma non noi, forse perché non accetta critiche al ruolo dominante delle ditte esterne o al processo di riorganizzazione dell’Ente, che non migliorerà i servizi e peggiorerà le condizioni dei lavoratori?”.

 

“Abbiamo assistito ad un incontro auto celebrativo – prosegue il delegato della RdB-CUB – dove non è stata detta una parola di ringraziamento nei confronti dei lavoratori, che spesso svolgono mansioni superiori non riconosciute e con il loro impegno hanno permesso di raggiungere i risultati produttivi vantati dal Presidente”.

 

“La RdB-CUB rivendica diritto di parola contro i processi di normalizzazione che stanno investendo il pubblico impiego, come la Riforma Brunetta – conclude Luigi Romagnoli – e dà appuntamento ai lavoratori il 23 ottobre, giorno dello sciopero generale del sindacalismo di base, quando porteremo in piazza le nostre ragioni e non sarà un Presidente dell’INPS ad impedircelo”.