AVANTI COSI', LA CIRCOLARE 37/09 VA RESPINTA AL MITTENTE

Comunicato n. 19/09

Nazionale -

La risposta c’è stata. Lo testimoniano le decine di mozioni e relazioni approvate nelle assemblee che si sono tenute il 10 marzo in moltissime sedi INPS e che sono state trasmesse alla nostra casella di posta elettronica. Abbiamo provveduto con immediatezza a girare le mail ai vertici dell’Istituto per informarli del diffuso malcontento dei lavoratori contro la scelta di far calare dall’alto il progetto di nuovo assetto organizzativo, senza una contrattazione sindacale e senza il coinvolgimento dei lavoratori, indispensabile per la buona riuscita del progetto stesso.

 

Apprezziamo la scelta di quelle RSU e di quelle organizzazioni sindacali territoriali che, sfidando i divieti di certe segreterie sindacali nazionali, si sono impegnate con convinzione nella promozione e gestione delle assemblee. Non possiamo non sottolineare, invece, il comportamento delle strutture sindacali nazionali delle altre quattro organizzazioni rappresentative, e in special modo quello della CGIL, che per mesi ha fatto fuoco e fiamme contro l’attacco alla democrazia sindacale, chiamando i lavoratori più volte allo sciopero, mentre oggi si accorda di nascosto con l’amministrazione al di fuori della trattativa e calpesta così il diritto della RdB-CUB alla partecipazione, arrivando addirittura a rinunciare ad ogni trattativa sul riassetto delle sedi territoriali, accontentandosi, come gli altri, di “un confronto esplicativo a livello regionale”. Nel comunicato del 10 marzo u.s. della CISAL (Prot. 34) si arriva addirittura alla falsità, affermando che la RdB-CUB si è limitata a chiedere il blocco della circolare 37, anziché ricercare l’avvio di un confronto. E’ ovvio che non hanno letto il testo della nostra diffida del 5 marzo, dove si fa espresso riferimento all’Art. 4 del CCNL 16 febbraio 1999, CHE PREVEDE LA CONTRATTAZIONE NAZIONALE SULL’ATTUAZIONE DI PROGETTI DI RIORGANIZZAZIONE. Sarebbe poi la RdB-CUB a minare o a non volere l’unità sindacale? E quale unità ci verrebbe mai proposta, quella che porta al suicidio collettivo ed alla rinuncia dei pochi diritti riconosciuti dal contratto?

 

I lavoratori stanno lanciando un chiaro segnale d’allarme. C’è un malessere generale rispetto ad un’amministrazione che tira la corda dei carichi di lavoro e delle responsabilità individuali ben oltre ogni limite di sopportazione. Non si possono ignorare questi segnali e soprattutto non si debbono prendere in giro i lavoratori.

 

Le assemblee del 10 marzo hanno respinto con decisione anche la prevista sperimentazione della valutazione dei servizi con gli “EMOTICONS”. Su questo l’indignazione è generale e compatta è la solidarietà verso i lavoratori delle sedi interessate dalla sperimentazione.

 

La RdB-CUB ha chiesto, senza tentennamenti, il ritiro della circolare 37 e l’annullamento della sperimentazione con gli “EMOTICONS” e non parteciperà alla farsa degli incontri regionali “esplicativi” della circolare 37 sul riassetto delle sedi.

 

La RdB-CUB vuole il rispetto delle regole contrattuali.

 

Vi sembra “casinista” questo? Vi sembra “velleitario” questo? A noi sembra la ragionevole richiesta di un’organizzazione sindacale che non si vende e soprattutto non è disposta a svendere i lavoratori.

 

Lunedì probabilmente si firmeranno in via definitiva i contratti integrativi 2008 del personale delle Aree A-B-C e dell’Area VI della Dirigenza, accordi che anche noi abbiamo siglato e che ratificheremo. Qualcuno tuttavia, come accaduto in passato, vi racconterà che sono il frutto del sindacato che costruisce, che tratta, mentre altri fanno solo “caciara” o chiedono sempre un +1, volendo in tal modo screditare chi, come la RdB-CUB, oltre a cercare il confronto non rinuncia ad una giusta e costruttiva protesta. E’ il ragionamento di chi vuole etichettare a tutti i costi gli altri, cercando di mistificare la realtà per nascondere un calo verticale di consensi.

 

Noi facciamo sindacato e basta, senza aggettivi, ottenendo spesso risultati concreti.