BOERI AI LAVORATORI: ABBASSIAMO I TONER
Comunicato n. 23/18
Dopo aver razionato la carta per le fotocopie e ridotto il numero delle stampanti, all’INPS è scoppiato il caso del toner. Introvabile. C’è chi addirittura se lo porta da casa, come si fa con la carta igienica nelle scuole.
La condivisione massiva delle poche stampanti costringe i lavoratori ad utilizzarle a turno, scambiandosi segnali a distanza – “Che fa, stampi lei?” – “No, c’eri prima lei. Facci pure”. I lavoratori sono costretti a vere e proprie maratone per andare a prelevare le stampe lanciate dalla propria postazione.
Si organizzano staffette a due o a quattro a seconda delle distanze da colmare. Sembra di essere in un film di Fantozzi e non in quella che un tempo era tra le più moderne aziende pubbliche del Paese.
Stiamo cercando di raccontare in modo leggero e ironico una situazione che invece è drammaticamente seria e rappresenta la cifra dello sfacelo in cui è sprofondato l’INPS. Collegamenti informatici che funzionano a singhiozzo, turni massacranti allo sportello, riorganizzazioni che hanno peggiorato le modalità di lavoro e l’erogazione dei servizi.
La situazione è degradata soprattutto da quando Boeri ha preso il comando dell’INPS, questo è innegabile. E allora, le vogliamo trarre le opportune conseguenze prima che sia definitivamente tardi oppure è sempre e solo la USB a cogliere gli aspetti politici di quanto accade?