Capricci, bisticci, pasticci: i "vizi" della CISL

Nazionale -

Avete presente quei bambini maleducati ed antipatici che non vogliono mettere in comune i giocattoli e che, anzi, si appropriano anche di quelli degli altri al grido di “è mio, è tutto mio”? Bene, la CISL dell’INPS si comporta proprio come uno di quei bambini capricciosi.

- Chi fa dare gli acconti dell’incentivo? La CISL.

- Chi ha fatto aumentare l’importo del buono pasto? La CISL.

- Chi ha ottenuto lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi interni? La CISL.

- Chi ha costruito l’accordo triennale di programma? La CISL.

 

E tutto senza bisogno di “sguainare” (?) bandiere, portare i lavoratori in piazza o effettuare clamorose, quanto “inutili”, proteste. In silenzio, come piace fare alla CISL, piano piano, sottovoce. A questo punto dovremmo dichiarare la nostra inutilità, se non addirittura pericolosità per gli interessi dei lavoratori, lasciare campo libero alla CISL e ritirarci in qualche bocciofila a raccontarci dei tempi che furono, quando fare sindacato voleva dire anche confliggere con la controparte e non esserne a tutti i costi complice.

 

Per la verità, la CISL va oltre e nel comunicato N. 35 al di là di rivendicare come proprio risultato qualunque cosa di buono si faccia per i lavoratori, arriva ad accusarci, ovviamente senza citarci in modo palese, di essere artefici o fiancheggiatori del tentativo di non far pagare il saldo, anche se ancora una volta parziale, dell’incentivo 2009 con lo stipendio di novembre. Inaudito!!! Un modo di comunicare che ricorda i regimi totalitari, nei quali si usava e si usa a piene mani la maldicenza contro l’avversario per annientarlo e la verità è confusa ad arte per raggiungere a tutti i costi il proprio scopo.

 

Tutti i lavoratori sanno che gli acconti dell’incentivo ordinario e di quello speciale sono stati percepiti negli anni, a luglio e a novembre, senza bisogno di uno specifico accordo o intervento sindacale. Se per ottenere quella che in passato era una consuetudine consolidata si è pensato nel 2010 di firmare un apposito accordo, peraltro firmato dalla sola CISL, si può parlare di un passo avanti o piuttosto di una clamorosa “bufala”?

 

Tutti i lavoratori hanno ormai capito che il taglio al Fondo di ente 2009 c’è stato eccome, anche se probabilmente l’incentivo individuale complessivo sarà ai livelli del 2008, o superiore, per effetto dei pensionamenti intervenuti in corso d’anno, quindi non per un miglioramento del Fondo.

 

Tutti i lavoratori sanno che l’accordo di programma 2010-2012, che dovrebbe consentire una crescita professionale pressoché generalizzata al livello economico superiore, è frutto della mobilitazione da noi promossa ed organizzata nei mesi di settembre e ottobre. Le Linee guida 2010 firmate dalla CISL il 14 luglio sono, di fatto, ormai superate e la nostra piattaforma per il contratto integrativo 2010 è la mozione finale approvata dall’assemblea nazionale del 1° ottobre, che ha assunto le caratteristiche di una piattaforma sindacale condivisa dai lavoratori in lotta, una modalità che, evidentemente, è sfuggita alla CISL, se continua ad affermare di essere stata l’unica a presentare piattaforme rivendicative. Della mozione era parte fondamentale la critica al nuovo assetto organizzativo, che confermiamo, e che l’accordo di programma non rinnega.

 

Continuare in una polemica sterile, diffamatoria e gratuitamente offensiva, non fa che isolare ulteriormente la CISL e rendere più difficile una vera ricomposizione del tavolo sindacale nell’interesse dei lavoratori. Rifletta chi continua imperterrito ad operare per la rottura se non sia il momento di scendere dal piedistallo dell’autoreferenzialità, di abbandonare i trucchetti di una mediocre comunicazione ed affrontare con coraggio le sfide che abbiamo di fronte, anche, se necessario, con una dialettica vivace, ma sempre con onestà e atteggiamento costruttivo.

 

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