CASA DI APPUNTAMENTI
Comunicato n. 33/11
In allegato la richiesta inviata all'Amministrazione per il rilascio di abbonamenti di trasporto urbano e regionale a tariffe agevolate
L’incontro svoltosi ieri presso la sede regionale, riconvocato in fretta e furia pur di far decollare in qualche modo l’”Agenda degli appuntamenti” sicura panacea di ogni male, ha visto la strana assenza della Cisl che, pur non partecipando alla riunione, ha comunicato tramite la direzione regionale di aver clamorosamente cambiato idea rispetto alla posizione assunta solo pochi giorni or sono e perciò di essere disponibile a ratificare le nuove “Linee guida sul front-office”, partorite la scorsa settimana dal comitato dei direttori e dal fantomatico pool di esperti. E’ stata ancora rappresentata la pressante esigenza della direzione regionale di uniformare comunque l’applicazione delle Linee guida all’intero Lazio e non solo sull’area metropolitana romana, in barba all’autonomia contrattuale sancita dal CCNL a livello territoriale. In compenso, sul piatto della bilancia sono stati posti per i prossimi 3 mesi 120.000 euro derivanti da misteriosi risparmi di gestione. La USB, a questo punto, ha immediatamente avanzato una propria e articolata proposta, che prevede la suddivisione della somma accantonata in due capitoli di spesa e precisamente: 80.000 euro stanziati sulle evidenti criticità (invalidità civile e giacenze arretrate da verificare sede per sede con l’ausilio dei direttori) e 40.000 euro sulla formazione (partita in ritardo ed incompleta), il cui budget è stato di recente ancora tagliato dalla direzione centrale.
Netta contrarietà abbiamo espresso sulla programmata apertura delle sedi due volte alla settimana (sia pure su appuntamento) per non ripetere il fallimentare “Open day”, rimarcando peraltro che l’”Agenda appuntamenti” può funzionare solo con numeri esigui o in presenza di ben altri organici, soprattutto in alcune sedi. La CGIL ha posto l’attenzione sulla eventualità per i colleghi di essere obbligati ad una specifica turnazione pur di fissare gli agognati appuntamenti (alla faccia della volontarietà), esprimendo perplessità sull’efficacia dell’intera operazione. Inutile dire che la UIL ha sostenuto a spada tratta la proposta di apertura della casa di appuntamenti (suffragata, a sentire la volpe, da centinaia di consensi), preoccupandosi naturalmente di rilanciare la figura del funzionario di sala.
Tuttavia, in assenza del gatto e con 2 organizzazioni sindacali indisponibili alla firma, la direzione regionale ha pensato bene di ritirare il testo definitivo sulle Linee guida dal tavolo in oggetto e di adottarlo unilateralmente, senza perdere troppo tempo in inutili discussioni, “se non si firma e col rischio che salti tutto”.
Abbiamo sollevato in chiusura il problema riguardante i 21 lavoratori ex IPOST per i quali era stata sospesa l’assegnazione definitiva e programmato un nuovo smembramento, tale da destare legittime preoccupazioni sulla sua funzionalità. L’iniziativa mattutina della USB nella sede ex IPOST ed i successivi incontri con la dottoressa Quaglia, con la segreteria del Direttore Generale e con il capo del personale (l’ultimo nel primo pomeriggio di ieri) ci hanno permesso di ottenere ampie rassicurazioni sulla completa e positiva definizione della vertenza, grazie anche all’indispensabile mobilitazione degli stessi lavoratori. Le decisioni prese con i vertici dell’amministrazione sono state, successivamente, comunicate alla responsabile della Filiale di Roma Eur perché vengano attuate a breve termine.