CONTRO LA MANOVRA ECONOMICA E CONTRO IL "PORCELLUM" SINDACALE - 15 LUGLIO, SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO

Comunicato n. 35/11

 

Manifestazioni ed iniziative in tutte le regioni

A Roma presidio davanti al Ministero dell’Economia, via XX Settembre, ore 12.30

 

In allegato la locandina

Nazionale -

 

Rinviate alla prossima legislatura le misure di contenimento dei costi della politica, fallito il tentativo d’inserire nel pacchetto una norma che avrebbe fatto risparmiare all’azienda del Presidente del Consiglio 750 milioni di rimborso alla Cir di Carlo De Benedetti, di certo, nella manovra economica, c’è la scure che si abbatte su lavoro dipendente e pubblico impiego.

 

 

PENSIONI

-         ETA’ - Si anticipa al 2014 l’aumento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita previsto dal 2015 (3 mesi in più subito e successivi aumenti ogni due anni); Dal 2020 l’età per la pensione di vecchiaia delle donne del privato sarà progressivamente aumentata, per arrivare a 65 anni nel 2032;

-         IMPORTI – Dal 2012 le pensioni con importi lordi mensili fino a 1.428 euro saranno indicizzate al 100%, tra 1.428 e 2.380 euro del 45% invece dell’attuale 90%, oltre 2.380 euro non vi sarà alcuna rivalutazione, mentre oggi è del 75%.

 

ASSUNZIONI E SALARI NEL PUBBLICO IMPIEGO

-         Prolungato il blocco del turn over;

-         Congelati almeno fino al 2014 gli stipendi dei dipendenti pubblici;

-         Prorogato del blocco dei contratti e previsione della sola vacanza contrattuale fino al 2017;

-         Rafforzata la mobilità obbligatoria tra pubbliche amministrazioni.

 

VISITE FISCALI

-         Visite fiscali dal 1° giorno di malattia per le assenze dei lavoratori pubblici. Una norma di pura propaganda che, se applicata alla lettera, potrebbe  paradossalmente favorire l’assenteismo invece che contenerlo.

 

SERVIZI

-         I previsti tagli agli enti locali e alla sanità incideranno ancora una volta sui servizi e sulla tassazione locale. Probabile la reintroduzione del ticket sanitario dai prossimi anni.

 

 

Ø     Contro la manovra economica pluriennale che continua a scaricare i costi della crisi sui lavoratori dipendenti e su quelli del pubblico impiego in particolare;

Ø     Contro la legge delega di riforma del fisco che premia i redditi alti;

Ø     Contro l’accordo del 28 giugno che limita la democrazia sindacale, snatura il contratto collettivo nazionale e riduce il diritto di sciopero;

 

IL 15 LUGLIO 2011 SCIOPERO GENERALE DI 2 ORE

Inseriamo nello sciopero generale i motivi della protesta all’INPS

Continuiamo a costruire la mobilitazione dai posti di lavoro