DEBOLISSIMA RISPOSTA DI CGIL-CISL-UIL ALLA RIFORMA RENZI-MADIA - USB: NON C'E' CHE LO SCIOPERO GENERALE DEL 19 GIUGNO

Comunicato n. 36/14

Nazionale -

CGIL-CISL-UIL del Pubblico Impiego si risvegliano dal lungo letargo e “ruggiscono” come sanno fare solo loro contro la Riforma della Pubblica Amministrazione targata Renzi-Madia e contro il blocco dei contratti che il Documento Economico Finanziario (DEF) inviato a Bruxelles prevede duri fino al 2020!!!

 

Come reagisce il trio sindacale nonvedo-nonsento-nonparlo? Nientedimeno che con assemblee di alcune ore in tutti i territori. Immaginiamo il governo preoccupatissimo di tanto conflitto pensare già ad un’imbarazzante ritirata.

 

Ai 44 punti del progetto Renzi-Madia CGIL-CISL-UIL aggiungono un 45° punto in cui chiedono il rinnovo dei contratti. La pantomima così è bell’e servita. A due giorni dalle elezioni europee i sindacati complici fanno la loro parte per arginare qualunque ipotesi di conflitto e ricondurre un’aspra vertenza generale come quella che riguarda il pubblico impiego ad un “tu ci scrivi e noi ti rispondiamo”.

 

La risposta alla politica di tagli ai servizi, di blocco dei contratti e delle retribuzioni, di impossibilità di immaginare uno sviluppo economico e di carriera, c’è già ed è lo SCIOPERO GENERALE DEL PUBBLICO IMPIEGO proclamato dalla USB per l’intera giornata del 19 giugno 2014. CGIL-CISL-UIL aderiscano a quello sciopero e rafforzino la vera opposizione alla spending review e alla politica di distruzione dello Stato sociale. Ma questo non accadrà, perché i sindacati concertativi e complici rappresentano nonostante tutto la garanzia per il governo attuale, come per quelli precedenti, di poter affondare il coltello nel burro senza trovare particolari resistenze, anzi, verificando spesso ampia condivisione sui progetti di smantellamento del welfare.

 

Allora per una volta anche noi ci prestiamo al giochino e aggiungiamo un 46° punto:

-      Abbandoniamo CGIL-CISL-UIL al loro miserevole destino.

Un invito ed una riflessione che lasciamo a chi è ancora iscritto a quei sindacati e che magari domani penserà di aver messo a posto la coscienza con tre ore di assemblea.

 

Costruiamo insieme un grande sciopero generale per il 19 giugno. Costruiamolo insieme partendo come sempre dai posti di lavoro, dalle RSU che devono riscoprire la propria autonomia, dai delegati sindacali di ogni sigla che devono scegliere e schierarsi per il bene dei lavoratori e non per semplice partigiana appartenenza sindacale. Costruiamo lo sciopero con le lavoratrici e i lavoratori, ai quali sappiamo di chiedere un grande sacrificio economico che possiamo ricambiare solo con il nostro costante impegno quotidiano e con il coraggio che mettiamo in ogni vertenza. Lo sciopero resta il principale e più importante strumento in mano ai lavoratori e questo lo sanno anche i padroni, che provano con ogni mezzo a spuntare tale arma.