IL DIRETTORE GENERALE HA INCONTRATO I SINDACATI I NODI SONO TUTTI ANCORA DA SCIOGLIERE. USB CONFERMA LO STATO DI MOBILITAZIONE DEL PERSONALE, IL 28 APRILE ASSEMBLEE IN TUTTE LE SEDI
Comunicato n. 20/16
La mobilitazione della USB in Direzione generale e l’annuncio delle iniziative generalizzate di protesta hanno costretto l’Amministrazione ad aprire un confronto interrotto da tempo con le organizzazioni sindacali. Pur in presenza di piccoli passi in avanti, per lo più scontati e doverosi, le risposte date ieri dal Direttore generale e dal Direttore centrale Risorse Umane agli argomenti posti all’ordine del giorno sono ancora insufficienti a risolvere i tanti problemi la cui soluzione è rinviata a successivi incontri.
Dalla discussione è emerso che i ritardi, anche di natura tecnica, relativi al riconoscimento del pre-saldo dell’incentivo 2015 che verrà liquidato insieme al primo acconto dell’incentivo ordinario 2016 nel prossimo mese di maggio, sono causati prevalentemente dal fatto che i contratti integrativi non vengono discussi ed approvati nei tempi dovuti, facendo slittare tutte le scadenze previste per l’erogazione del premio di produzione dovuto ai lavoratori che, invece, hanno garantito il raggiungimento dei risultati nel rispetto di tutte le scadenze. Nel sottolineare che il pagamento dell’incentivo dello scorso anno è un atto dovuto e che ogni ulteriore ritardo rappresenta un danno per i lavoratori, abbiamo quindi chiesto di aprire subito il confronto sul contratto integrativo del 2016 per evitare, ancora una volta, il ripetersi di una situazione inaccettabile che determina ricadute economiche negative per i lavoratori.
L’apertura del tavolo di confronto si rende ancora più urgente in relazione alla questione concorsi, rimasta ancora indeterminata. L’Amministrazione si è detta pronta ad attivare i bandi per le selezioni dell’area B e dell’area C, ma l’argomento è stato rinviato al prossimo incontro, necessario per stabilire quelle che il Direttore Generale ha definito le “quantità in gioco”. Non sono ancora state determinate infatti né le risorse economiche da prelevare dal Fondo Incentivante del 2016 per finanziare le progressioni economiche all’interno delle aree, né il numero dei passaggi da mettere a bando, argomenti che devono essere affrontati prima dell’emanazione dei bandi e che, per quanto ci riguarda, devono essere parte integrante del contratto integrativo 2016. L’Amministrazione si è impegnata a convocare entro la prossima settimana (giovedì 5 maggio) un incontro tecnico per la definizione di un accordo a stralcio sui passaggi. Nessuna risposta, invece, e nessun impegno per i passaggi da un’area all’altra.
Ancora senza soluzione anche il problema dei passaggi a C1 effettuati tra il 2010 e il 2011 e il cui adeguamento economico è rimasto in sospeso. Per superare l’empasse l’Amministrazione è disposta ad ammettere i lavoratori con riserva sia per le selezioni a C2 sia per i passaggi interni all’area B per coloro che non erano collocati al livello apicale dell’area, nel caso in cui si operasse una retrocessione dei lavoratori interessati in area B, ipotesi che la USB ha sempre osteggiato chiedendo il pieno riconoscimento dei passaggi a C1.
Su espressa richiesta della USB l’Amministrazione si è poi analogamente dichiarata disponibile ad ammettere con riserva alle selezioni da B1 a B2 i vincitori del concorso effettuato in Inpdap per il passaggio dall’area A a B1, sempre tra il 2010/2011, i quali sono in attesa del pronunciamento del giudice sul ricorso presentato per il mancato inquadramento.
Anche sulla Riorganizzazione dell’Istituto si resta in attesa. Lo stesso Direttore generale ha comunicato la necessità di un approfondimento sul progetto di riordino dell’INPS, impegnandosi ad un passaggio informativo con le Confederazioni sindacali, mentre qualche solerte Direttore regionale gira in lungo e in largo il territorio illustrando le mirabilia della nuova organizzazione.
Al progetto di Riorganizzazione è legata anche la richiesta al Governo di deroga per effettuare nuove assunzioni, vista la riduzione ormai insostenibile dell’organico dovuta alla spending review e ai pensionamenti ordinari, con un progressivo innalzamento dell’età media dei lavoratori dell’Istituto. Finora le richieste dell’Amministrazione non hanno trovato la necessaria attenzione da parte dell’Esecutivo. All’argomento assunzioni si legano ovviamente le progressioni verticali da un’area all’altra per rispondere all’inaccettabile fenomeno del mansionismo e la stabilizzazione del personale attualmente in comando presso l’INPS, che l’Amministrazione si è impegnata a stabilizzare definitivamente.
Sull’inasprimento dello strumento disciplinare, più volte da noi denunciato, si è registrato un piccolo passo in avanti. Il Direttore delle Risorse Umane si è infatti impegnato ad inoltrare un messaggio alle Direzione regionali per avviare una verifica sull’esistenza o meno di comunicazioni inoltrate dai colleghi che utilizzano il part-time per svolgere attività esterne, prima di inviare un eventuale comunicazione di avvio di procedimento disciplinare, per evitare che disguidi burocratici determinino l’avvio di inutili procedure disciplinari. Non basta, a nostro avviso occorrerebbe annullare tutti i procedimenti disciplinari in corso e riattivarli, nel caso di inadempienze riscontrate, solo successivamente a tale verifica generalizzata. Nonostante una piccola apertura, resta un utilizzo repressivo dello strumento disciplinare che a nostro avviso è intollerabile e che fornisce alla dirigenza dell’Istituto un mezzo per colpire il dissenso e l’indipendenza.
C’è poco da stare allegri, quindi. I problemi sono ancora tutti da risolvere. Sbaglia chi si è fermato alla semplice minaccia di mobilitazione e oggi ordina il “tutti a casa”, sulla base di dubbi risultati concreti ottenuti. Siamo invece convinti che la mobilitazione dei lavoratori debba concretizzarsi e meglio sarebbe stato se tutti i sindacati avessero mantenuto il punto anche dopo l’incontro con il Direttore generale.
USB conferma le assemblee di posto di lavoro annunciate per il 28 aprile e invita tutte e tutti a sottoscrivere la petizione “LIBERIAMO L’INPS” e la “PIATTAFORMA USB SUL WELFARE”.