INCENTIVO 2009: I TAGLI SONO CERTI… IL RESTO E' DA VEDERE
In allegato il comunicato n. 31/08
Confermati i tagli all’incentivo nel maxi emendamento che da oggi è all’esame della camera dei deputati. L’INPS dovrà rinunciare alle risorse dell’Art. 18 della Legge 88/’89 ed effettuare la decurtazione del 10% sul Fondo 2004.
Parallelamente, il ministro per la pubblica amministrazione Brunetta annuncia l’istituzione presso il ministero di un Fondo costituito dai risparmi che deriveranno dal giro di vite sulle consulenze esterne, che dovrebbero essere tagliate drasticamente. Tale Fondo servirà a finanziare incentivi che andranno soltanto a chi si riterrà meritevole, sulla base di criteri e parametri al momento sconosciuti.
E’ la fine della contrattazione integrativa. Si rischia l’attribuzione per Legge dei premi di produttività e lo svuotamento del ruolo sindacale nei posti di lavoro.
Nel frattempo, i tagli agli incentivi sono certi, mentre il recupero delle risorse dalla riduzione delle consulenze è presumibile.
La RdB del Pubblico Impiego continua l’offensiva diplomatica nei confronti del governo: oggi è previsto un nuovo incontro con un esponente della maggioranza. Sarà rappresentata la profonda indignazione dei lavoratori pubblici per i contenuti della manovra economica e si cercherà di raccogliere le ultime novità.
Continuano allo stesso tempo le iniziative di protesta, con assemblee nelle sedi e manifestazioni esterne presso le prefetture.
Invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori:
· ad astenersi dall’effettuazione di mansioni non direttamente riconducibili alla propria posizione economica (sia superiori che inferiori);
· ad interrompere l’attività al computer per quindici minuti ogni due ore di ininterrotto utilizzo delle apparecchiature videoterminali, come previsto dalle norme sulla sicurezza;
· ad attenersi strettamente alle procedure lavorative, evitando di agevolare il flusso operativo;
· ad inviare alle maggiori testate giornalistiche nazionali fax o mail di protesta nei confronti del DL 112 e della manovra economica.
Per una Pubblica Amministrazione
al servizio dei cittadini
e non delle imprese