INPS, FUMATA NERA. USB: E' UNA FORTUNA!!! BLOCCATI REGOLAMENTO D'ORGANIZZAZIONE E ORDINAMENTO DEI SERVIZI
Comunicato n. 28/16
Nulla di fatto ieri nella riunione dell’Ufficio di presidenza nella quale sono stati esaminati il Regolamento d’organizzazione e l’Ordinamento dei servizi dell’INPS nell’era di Boeri e Cioffi.
Da quanto si è saputo, si è consumato un durissimo scontro tra presidente e direttore generale. I motivi di divisione sono stati sostanzialmente due: il presidente continua a rivendicare completa autonomia nella selezione dei dirigenti generali, tentando di annullare la funzione di proposta riconosciuta al direttore generale, mentre sul numero delle posizioni dirigenziali generali respinge con sdegno la proposta di 46 incarichi e torna a quanto concordato a gennaio con il direttore generale, vale a dire solo 10 posizioni centrali riservate ai dirigenti generali.
Il clima già infuocato sembra sia stato reso ancora più incandescente dall’incalzare del collegio dei sindaci nei confronti del presidente rispetto a quesiti rimasti senza risposta.
E’ una fortuna che i due documenti non siano stati approvati. Ribadiamo che nell’affidamento degli incarichi dirigenziali generali la funzione del direttore generale non può essere ridotta a quella di passacarte, esautorando l’organo di gestione di un compito riconosciutogli per legge prima ancora che dal vigente Regolamento d’organizzazione. Riguardo al numero delle posizioni dirigenziali generali riteniamo che la strada dei progetti a termine, individuata dal commissario Conti e dall’ex direttore generale Nori fosse quella più indicata a ridurre progressivamente il numero complessivo degli incarichi portandoli a regime a complessivi 35 (venti centrali e quindici regionali), mentre oggi ci si trova di fronte ad un bivio: o troppi o troppo pochi. Per non parlare poi dei contenuti professionali di alcune posizioni, come quella della “Sede virtuale”, che di non virtuale avrebbe solo la lauta retribuzione del dirigente generale incaricato.
La platealità con cui si è consumato lo scontro tra Boeri e Cioffi lascia tuttavia intendere che vi sia dell’altro. Probabilmente il presidente ha voluto prendere ufficialmente le distanze da un direttore generale che con la vicenda Enel sta mettendo in imbarazzo l’Istituto e per primo Boeri, che continua a parlare dell’INPS come una casa di vetro, un’evocazione non proprio azzeccata nel contesto dato.
E’ ora che governo, parlamento e organi di controllo facciano qualcosa per restituire all’INPS la credibilità che merita, ricostruendo un clima di fiducia e collaborazione. Dai sindacati complici non possiamo aspettarci nulla se non il loro colpevole silenzio e la loro connivenza nella spartizione delle poltrone.