LA PRIVATIZZAZIONE STRISCIANTE: IL CASO DEI CALL CENTER INPS-INAIL

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Dopo la partecipazione di una delegazione di lavoratori del CALL CENTER INPS-INAIL di Bitritto (Bari) allo sciopero generale dei precari del Pubblico Impiego, proclamato dalla RdB-CUB per lo scorso 6 ottobre, con questi lavoratori è iniziato un comune percorso di lotta finalizzato a riportare all’interno degli Enti l’attività attualmente affidata ai CALL CANTER integrati ed appaltata alle Poste SpA, rivendicando parallelamente l’assorbimento di questi lavoratori nei ruoli degli Enti.
Lavoratori finora assunti con contratti a progetto ma in realtà veri e propri lavoratori subordinati, con l’obbligo di rispettare turni di lavoro e di sottostare a rapporti gerarchici di controllo dell’attività.
Ma vi è di più. Questi lavoratori utilizzano le specifiche banche dati e le procedure riservate al personale interno dell’Ente previdenziale e di quello assicurativo, fornendo dettagliate informazioni sullo stato delle singole pratiche, assolvendo, quindi, alle funzioni proprie di un dipendente pubblico.
In questi anni le Amministrazioni di INPS e INAIL non solo non hanno esercitato alcun controllo sui contratti di lavoro collegati alle attività esternalizzate, ma hanno taciuto alle organizzazioni sindacali interne il proliferare dei CALL CENTER integrati sul territorio nazionale (ben 7 quelli di cui conosciamo oggi l’esistenza), negando quella doverosa informazione regolamentata dalle norme contrattuali.
La RdB-CUB ha indetto per il 20 dicembre una giornata di sciopero dei lavoratori addetti ai Call Center INPS-INAIL con manifestazione presso la Direzione Generale INPS a Roma.
La lotta di questi lavoratori è anche la nostra lotta, per contrastare il lavoro precario e per evitare che passi una privatizzazione silenziosa, strisciante, attraverso l’esternalizzazione di pezzi di attività o di interi servizi e settori, come nel caso dell’informatica.
Il progetto di ridimensionamento degli organici si basa anche sulla cessione all’esterno di funzioni ed attività a basso contenuto professionale, come nel caso dei lavoratori interinali all’INPS, a cui sono affidati lavori di acquisizione o sistemazione archivi.
Si utilizzano fondi economici per arricchire le agenzie di lavoro, il nuovo caporalato, mentre ai lavoratori vanno pochi spiccioli e nessun diritto riconosciuto.
Per manifestare concreta solidarietà e partecipazione attiva alla mobilitazione degli addetti ai Contact Center, la RdB-CUB Pubbligo Impiego ha indetto un’assemblea del personale della Direzione Generale INPS e INAIL presso la Sala Aldo Moro della Direzione Generale INPS, in Via CIRO IL GRANDE 21 a ROMA – ZONA EUR.
L’inizio della mobilitazione è previsto per le ore 9,30.

INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI A PARTECIPARE ALL’INIZIATIVA