L'INPS ESCA DA EQUITALIA!
Comunicato n. 28/12
Ci sono notizie che, anche se piccole, scaldano il cuore. Il sindaco di Calalzo di Cadore, un paese in provincia di Belluno, ha deciso di fare a meno di Equitalia. L’amministrazione comunale ha scoperto che in questo modo ci guadagna e avrà la possibilità di venire incontro ai cittadini in difficoltà, ampliando la rateizzazione dei crediti da recuperare. E’ la rivincita del pubblico sul privato.
Quella di Calalzo di Cadore potrebbe non restare un’esperienza isolata, altri comuni o amministrazioni pubbliche potrebbero seguirne l’esempio. Chissà la faccia di Befera e Mastrapasqua, presidente e vice presidente di Equitalia, nel momento in cui vedessero messi a rischio i loro gonfi guadagni.
Nel frattempo continua la mattanza di piccoli imprenditori, artigiani, che ricevono cartelle esattoriali con richieste d’interessi che tagliano le gambe, o pensionati a cui l’INPS richiede in modo drastico la restituzione d’indebiti che riducono i già miseri assegni mensili gettandoli in uno sconforto che può arrivare anche all’estremo.
L’INPS esca da Equitalia, si riappropri dell’attività di recupero crediti e magari si accorgerà che ci si guadagna a non avere intermediari. L’INPS riscopra il suo volto umano, la sua funzione sociale riannodando i fili del rapporto con i cittadini utenti oggi consegnati in mano ai privati, che si chiamino patronati o consulenti del lavoro.