Questa mattina a Roma è stato inaugurato il Forum PA 2017 nella cornice del centro congressi progettato da Massimiliano Fuksas, la famosa “Nuvola” costata 239 milioni di euro. Entrando nel chiacchierato edificio e dopo il necessario accreditamento, ci siamo accorti di un’assenza importante. Girando tra i vari stand non riuscivamo a trovare quello dell’INPS. Abbiamo guardato sul depliant che ci era stato consegnato all’entrata ed abbiamo avuto la sgradevole conferma che l’INPS quest’anno non è presente alla principale manifestazione dedicata alla pubblica amministrazione. Perché?

La risposta forse l’abbiamo avuta partecipando al convegno inaugurale con il ministro Marianna Madia, intervistata dal direttore de “Il Foglio”, Claudio Cerasa. Molte le poltrone riservate alle aziende partecipanti come Digital 360, HPE, Vodafone, Dell EMC, DXC Technology, Microsoft ecc. Ecco, anche a detta dell’organizzatore della mostra, Carlo Mochi Sismondi, che ha introdotto il convegno, la pubblica amministrazione oggi è questa.

Boeri deve aver pensato che non era opportuno mischiarsi con una manifestazione del genere, in fondo è il presidente dell’Istituto nazionale di previdenza sociale pubblica, perché contaminarsi con una pubblica amministrazione sempre più in mano ai privati? Meglio essere presenti con uno stand alla Fiera del libro, al Festival dell’economia di Trento (anche perché lì è lui il padrone di casa), oppure al Meeting di Comunione e Liberazione, al quale certo non si può mancare.

E poi diciamocelo con franchezza, Boeri è andato oltre il concetto di privatizzazione dell’Ente o di presenza dei privati all’interno dell’amministrazione pubblica. Per lui l’INPS è solo un’enorme banca dati, da far presidiare a persone fidate e da utilizzare nell’interesse “collettivo”, con assoluta “trasparenza”. I servizi e le prestazioni che l’INPS fornisce ai cittadini? Ma quelli sono un fatto “residuale”, roba vecchia. Nell’INPS di Boeri la cosa risulta del tutto evidente. E i dirigenti che dicono? Tengono famiglia…