NO AL FURTO DI 6.000 EURO DI INCENTIVO - SCIOPERO DEI LAVORATORI DI INPS-EX INPDAP-INAIL

Nazionale -

 

 

 

La segreteria nazionale USB degli Enti pubblici non economici si è riunita venerdì scorso per valutare gli effetti che la Legge di stabilità del governo Monti produrrà sui lavoratori del Comparto.

 

 

 

 

Le misure che riguardano tutti i lavoratori pubblici:

  • Conferma del blocco dei contratti fino al 2017, già deciso dal governo Berlusconi;     
  • Prolungamento fino al 2014 del blocco delle retribuzioni;
  • Mancato riconoscimento della vacanza contrattuale per il biennio 2013-2014;     
  • Decurtazione del 50% della retribuzione nei giorni di permesso Legge 104/’92 per assistenza a parenti disabili quando la patologia non riguarda il lavoratore, il coniuge o i figli;     
  • Aumento di un punto percentuale delle aliquote IVA;
  • Diminuzione delle deduzioni e detrazioni fiscali già con la dichiarazione dei redditi 2013;     
  • Riduzione di un punto percentuale dei primi due scaglioni IRPEF.

 

A tutto questo si aggiunge un provvedimento che riguarda specificatamente INPS – EX INPDAP – INAIL:     

  • La richiesta di maggiori risparmi per 300 milioni di euro, da reperire anche attraverso la cancellazione dell’art. 18 della Legge N. 88 del 1989 (finanziamento progetti e progetti speciali).

 

Dopo il taglio di 5 euro del valore del buono pasto deciso con la spending review, ora il governo saccheggia l’incentivo, che è a tutti gli effetti salario consolidato con il quale i lavoratori fanno quadrare il bilancio familiare. Una decurtazione di 500 euro al mese, per un totale di 6.000 euro annui. I ministeri vigilanti già nel 2003 tentarono di cancellare la norma contenuta nella Legge che organizzava gli enti previdenziali in aziende e riconosceva quell’autonomia decisionale che ha permesso negli anni di attuare processi di riorganizzazione che hanno portato i servizi ad un elevato grado di efficienza e qualità.

 

La segreteria nazionale USB degli Enti pubblici non economici, nel respingere l’intera manovra del governo Monti ha deciso:

  • di avviare le procedure per l’indizione dello sciopero dei lavoratori di INPS – EX INPDAP – INAIL;     
  • di convocare un presidio per il 17 ottobre davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze;     
  • di proclamare il 23 ottobre giornata nazionale di protesta del Comparto contro la Legge di stabilità;     
  • di interrompere le trattative a qualunque livello di contrattazione su materie che riguardino aumento della produzione e riorganizzazione.

 

Per chiedere:     

  • la cancellazione della decurtazione dello stipendio sui permessi per Legge 104/’92;     
  • il ritiro della norma che taglia di 6.000 euro all’anno gli incentivi dei lavoratori.

 

Facciamo appello alle RSU per la costruzione di un percorso unitario di lotta, che nasca dai singoli posti di lavoro e si sviluppi a livello nazionale, per costruire insieme lo sciopero dei lavoratori degli enti previdenziali.

 

Reinternalizziamo i servizi appaltati all’esterno. Tagliamo le consulenze nascoste tra le pieghe dei contratti di servizi. Rivalutiamo il ruolo della previdenza e dell’assistenza sociale pubbliche. Difendiamo i nostri stipendi e il nostro lavoro.

 

Sabato 27 ottobre scendiamo in piazza per cacciare il governo Monti e per opporci alle politiche di sacrificio che continuano ad avere il pubblico impiego come bersaglio principale.

 

NO MANOVRA? NO MONTI

SABATO 27 OTTOBRE 2012

NO MONTI DAY

 

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

 

ORE 14,30 DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA A PIAZZA SAN GIOVANNI