RIASSETTO DELLE SEDI: PERCHE' TANTO SILENZIO?
In allegato la determinazione n. 140 del 29 dicembre 2008
In data 29 dicembre 2008, nel silenzio più totale e nel pieno delle festività natalizie, il Commissario Mastrapasqua firma una determinazione (la N. 140, che alleghiamo al presente comunicato), che stravolgerà l’attuale assetto delle strutture dell’Istituto. Come si evince dalla lettura del testo, si tratta di cambiamenti radicali, con ricadute sul piano dei modelli organizzativi (l’organizzazione per processi sarà ancora valida?), degli adempimenti in carico alle strutture, dell’attuale ubicazione delle sedi, della mobilità del personale, delle stesse posizioni organizzative e conseguenti sviluppi di carriera. Com’è possibile che una determinazione del genere venga approvata nel più totale riserbo e ancora una volta evitando un serio confronto sindacale? Sarebbe una follia se qualcuno pensasse che simili innovazioni possano essere imposte dall’alto.
Nel frattempo ci è giunta notizia, seppure ufficiosa, che esisterebbe anche una seconda determinazione sull’argomento, la N. 141, che detterebbe i tempi di applicazione del nuovo assetto. La gravità delle situazione e la totale mancanza di informazioni e di confronto negoziale ci hanno indotto, insieme con tutte le altre OO.SS. regionali, a chiedere un incontro urgente con la Direzione Regionale, che si terrà il prossimo venerdì 20 febbraio, e sul quale ovviamente riferiremo a tutto il personale della regione.
E’ fuori di dubbio che l’Amministrazione, approfittando del fatto che l’attenzione di tutti sia monopolizzata dalle selezioni interne e dalla pubblicazione delle graduatorie, voglia far passare provvedimenti destinati a stravolgere l’assetto delle sedi e le condizioni di vita di tanti lavoratori. Tra l’altro questi stravolgimenti avvengono in un momento particolarmente delicato, in cui bisognerebbe finalmente chiarire il problema aperto e irrisolto delle risorse economiche, la consistenza del fondo di ente, i tagli al salario accessorio, le risorse disponibili per l’anno 2009, per il quadriennale 2006/2009 di ente, e i piani di produttività.
Per quanto riguarda la RdB, riteniamo che questo modo di procedere non porti da nessuna parte e dimostri una pericolosa sottovalutazione del malcontento dei lavoratori, soprattutto in una regione come la nostra alle prese con spaventose carenze di organico e con lavoratori che da tempo ci segnalano di lavorare in condizioni di stress e di pressioni interne ed esterne non più tollerabili.
E’ necessario pertanto aprire al più presto un confronto vero, perché ci sia data la possibilità di entrare nel merito della questione del riassetto delle sedi; non siamo disponibili ad essere chiamati unicamente per gestire la fase della mobilità forzata del personale.
Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lombardia