Riorganizzazione Area metropolitana di Milano. Intesa su linee guida o guida sulle linee di intesa?

Milano -

Il 28 aprile  si è tenuto il secondo incontro sulla riorganizzazione territoriale dell’Area metropolitana di Milano, nel cui ambito ci è stato sottoposto una bozza di verbale di intesa sulle linee guida; il documento illustra per linee generali la realtà organizzativa nata nel 2009, ne denuncia le criticità e le esigenze sorte per lo scioglimento dell’Enpals e dell’Indap.

 

Il Direttore regionale ha ribadito l’intenzione di sottoporre a firma il verbale di intesa per concordare le linee guida della riorganizzazione, e solo successivamente (entro 15 giorni) si procederà alla stesura di un testo articolato e più dettagliato, tenendo conto dei contributi elaborati dai tavoli tecnici.

 

Riteniamo questo un metodo discutibile e antidemocratico, fortemente lesivo delle prerogative sindacali e della piena partecipazione dei lavoratori, in questa fase segnata da una profonda svolta organizzativa. Non è accettabile richiedere a priori una firma su linee guida generali, e solo in un secondo momento andare a discutere nel merito, e deciderne gli effetti operativi con le conseguenti ricadute sulle lavoratrici e i lavoratori.

 

Riteniamo ancora più grave l’intimazione del Direttore regionale, secondo il quale chi non firma questo verbale di intesa non avrà voce in capitolo ai tavoli tecnici e in tutta la fase operativa.

 

Secondo USB la Direzione regionale deve giocare a carte scoperte e mettere sul tavolo della discussione tutti gli elementi di informazione e conoscenza, in modo tale da fornire alle OO.SS. e, soprattutto, alle lavoratrici e ai lavoratori dell’area metropolitana un quadro più dettagliato possibile di quello che sarà il futuro assetto di tutte le strutture coinvolte nel progetto di riorganizzazione. Solo allora sarà possibile un confronto serio e ragionato nel merito del progetto, ed avrà un senso compiuto aprire una discussione con tutto il personale.

La piena condivisione coi lavoratori nel processo di mutazione dei contesti organizzativi richiede il massimo di trasparenza e di chiarezza. Non è ammissibile questo modo di procedere, se solo si pensa che stiamo parlando di una riorganizzazione che interessa potenzialmente centinaia di lavoratori.

 

Nei due incontri dedicati all’argomento non è stato presentato alcun piano logistico, che ci desse la possibilità di sapere esattamente dove verrà a collocarsi il personale in futuro; ci viene soltanto detto e ribadito che l’obiettivo principale di tutta l’operazione è risparmiare, “valorizzando” gli stabili di proprietà e “dismettendo” quelli in affitto.

 

Nel frattempo registriamo tutta una serie di spostamenti operati dal Direttore Metropolitano, alcuni sembra sulla base di disponibilità manifestate dai colleghi, altri probabilmente d’ufficio, sui quali non solo c’è stata la dovuta informativa, ma che operano trasferimenti nell’ambito delle sedi dell’area metropolitana ancora prima di definire un’intesa sul tavolo regionale.

 

USB INPS Milano