Riorganizzazione o disfacimento?
Due mesi dopo l’attivazione della prevista non condivisa fase di sperimentazione che riguarda anche la sede provinciale INPS di Grosseto, i legittimi dubbi e tutte le perplessità già avanzate sull’intera operazione permangono intatti.
Si cerca di far passare sotto silenzio una riorganizzazione di fatto calata dall’alto, imposta senza alcuna condivisione ed appaltata all’esterno, in quanto il tutto è stato messo nelle mani di una società multinazionale (la KPMG) che nulla sa di previdenza, ma che è collegata ad una holding finanziaria avente altri interessi che non il miglioramento tanto sbandierato dei servizi da fornire ai cittadini.
E’ il caso di rammentare che nella precedente organizzazione per processi, risalente a circa 12 anni or sono, c’è stato il pieno coinvolgimento delle OO.SS. e garanzie oggettive finalizzate a migliorare realmente il servizio all’utenza.
Questa riorganizzazione va in direzione diametralmente opposta, indebolendo palesemente il carattere pubblico dell’Istituto. Il sistema di parcellizzare il lavoro in flussi sta proprio lì a dimostrarlo, in quanto tende a precostituire un sistema da vendere poi all’esterno, compreso chi ci lavora, senza peraltro tener conto del fatto che questo nuovo modello si è rivelato fallimentare ed è stato recentemente accantonato finanche dalle aziende private (emblematico il caso della Toyota).
La finalità malcelata dunque resta quella di privatizzare interi pezzi del servizio pubblico arrivando al completo smantellamento del maggior Ente di Previdenza.
Il nuovo assetto organizzativo delle sedi INPS, elaborato e governato dalla multinazionale KPMG, equivale alla messa in liquidazione dell’ente previdenziale. L’INPS ridimensiona la propria presenza sul territorio.
L’obiettivo della mobilitazione del 21 aprile è quello di difendere innanzitutto la funzione dell’INPS ed i servizi ai cittadini, convincendo l’amministrazione ad aprire un reale confronto dal quale dovranno arrivare precise rassicurazioni sul futuro dell’Ente e sul ruolo dei lavoratori.
Allo stesso tempo, una riorganizzazione che punti a maggiore efficienza ed efficacia non può prescindere da un contemporaneo esame delle prospettive di carriera per i dipendenti.
Partecipiamo unitariamente alle iniziative del 21 aprile 2010
DIFENDIAMO L'INPS ED I SERVIZI AI CITTADINI