SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DELL'IVU-ANCR IN LOTTA

Comunicato n. 47/09

Nazionale -

   

Dopo una breve pausa estiva, sentiamo il dovere di ricominciare le nostre comunicazioni con i lavoratori dell’INPS esprimendo piena solidarietà alla protesta attuata dalle 300 guardie giurate dell’ANCR di Roma, che dal 14 agosto si stanno opponendo agli effetti nefasti di una privatizzazione che ha comportato perdita della stabilità d’impiego e di una parte consistente di salario.

 

Come spesso accade, dietro questa vicenda c’è una cattiva gestione, denunciata dagli stessi lavoratori e sulla quale sta indagando la magistratura. Come spesso accade, la cura è più maligna dello stesso male e si è concretizzata in un cattivo accordo, raggiunto da CGIL-CISL-UIL, che ha sancito il passaggio all’azienda privata Urbe SpA dei lavoratori dell’Istituto di Vigilanza dell’Urbe, una società dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, la cui natura pubblicistica garantiva alle guardie giurate certezza del posto di lavoro, cosa che la nuova azienda non assicura più, insieme ai livelli d’inquadramento e a gran parte degli scatti d’anzianità. I lavoratori non hanno ricevuto lettere di licenziamento, perché non potevano essere licenziati, ma è stata diramata dall’azienda una comunicazione circolare che invitava genericamente i lavoratori a dimettersi volontariamente dall’Istituto di Vigilanza dell’Urbe per essere assunti alla Urbe SpA con condizioni contrattuali, come abbiamo visto, peggiorative.

 

Circa 300 lavoratori della vigilanza, su oltre 900, hanno rifiutato di aderire ai termini dell’accordo e dal 14 agosto hanno iniziato una protesta ai piedi del Colosseo. Sette di loro sono saliti al terzo anello del monumento e lì sono rimasti per quattro notti, finché non si è attivato il governo centrale che ha promesso un tavolo di confronto sull’intricata questione. Drasticamente negativo il giudizio di CGIL-CISL-UIL, firmatari dell’accordo che ha sancito la privatizzazione. Per loro vale quanto sottoscritto e mettono in guardia gli organi d’informazione dal dare troppo risalto a simili, clamorose proteste. E’ evidente che si teme il nuovo protagonismo dei lavoratori, mentre ci sarebbe da chiedersi piuttosto come mai i lavoratori per essere ascoltati sono sempre più spesso costretti ad arrampicarsi su qualcosa a qualche metro da terra. Ma a questo interrogativo dovrebbero rispondere quegli stessi sindacati concertativi troppo solerti nel firmare accordi bidone… “nell’interesse (sic!) dei lavoratori!!!”.

 

Vogliamo esprimere la nostra totale vicinanza e partecipazione alla protesta delle 300 guardie giurate, molte delle quali da tempo organizzate nel Libero Comitato RdB. Di gran parte di questi lavoratori conosciamo i visi, i nomi, le storie personali, perché li abbiamo incontrati quotidianamente nel loro servizio nelle sedi dell’INPS ed oggi, all’improvviso, non li vediamo più, perché in attesa della soluzione a questa intricata vicenda risultano senza incarichi e senza stipendio. Chi è a Roma in questi giorni passi dal Colosseo, a far sentire ai lavoratori in lotta il sostegno concreto e la vicinanza dei lavoratori dell’INPS.

 

 

LA FEDERAZIONE RdB CUB CON I LAVORATORI DELL'ANCR CHE PROTESTANO SUL COLOSSEO - aggiornamento news continuo - (Link al sito della Federazione nazionale RdB CUB).