USB INCONTRA IL PRESIDENTE TRIDICO

Comunicato n. 61/19

Nazionale -

 

 

 

Alcuni giorni fa la USB ha avuto un colloquio con il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, al quale ha sottoposto alcuni problemi di rilevante interesse.

 

 

 

MANSIONISMO

Il presidente ha confermato l’impegno a sostenere con il vertice dell’Aran una proposta di revisione dell’attuale Sistema di classificazione che riunisca in un’unica area il personale amministrativo attualmente inquadrato nelle Aree A-B-C, pur rispettando il principio dettato dall’art. 52, comma 1-bis, in merito all’inquadramento di tutti i dipendenti, ad eccezione dei dirigenti, in tre distinte aree professionali.

Abbiamo sollecitato il presidente a modificare la determinazione N. 177 del 2018 con la quale Boeri aveva definito i criteri per la selezione relativa ai passaggi di area, tenendo conto che si tratta di certificare con un esame una professionalità già espressa in anni di impegno lavorativo. Abbiamo inoltre chiesto che senza ulteriori indugi siano bandite le selezioni per i passaggi nelle Aree B e C per il numero di posti attualmente disponibili. 

VIGILANZA

Il presidente Tridico anche in questo caso ha confermato quanto riferito al Seminario della USB del 28 maggio scorso, in collegamento video con le sedi dell’INPS. Il vertice dell’Istituto è impegnato a sensibilizzare il governo rispetto ad una norma che cancelli il ruolo ad esaurimento degli ispettori di vigilanza e restituisca all’INPS la possibilità di assumere nuovi ispettori. Abbiamo detto al presidente che a questo dobbiamo aggiungere il recupero del pieno controllo da parte dell’INPS dell’attività di vigilanza.

INFORMATICA

Il presidente ha manifestato l’intenzione di bandire un concorso pubblico per assunzioni nel profilo informatico, così da avviare il necessario processo di reinternalizzazione dell’informatica. Una scelta strategica, che guarda anche all’obiettivo di far diventare l’INPS un polo di riferimento per tutta la pubblica amministrazione.

PIANO DELLE ASSUNZIONI

Entro il 2020 all’INPS dovrebbero entrare 6.000 nuovi lavoratori suddivisi tra aree professionali, professionisti e medici. Abbiamo evidenziato al presidente le possibili conseguenze sull’organico dei pensionamenti con quota 100, chiedendogli l’impegno a richiedere l’autorizzazione straordinaria di ulteriori 3.000 assunzioni, così da evitare una situazione di costante carenza d’organico che si ripercuote sulla qualità dei servizi erogati.

ADESIONI AL FONDO CREDITO E WELFARE

Il presidente ha riferito di aver sollecitato al Ministro Tria una norma che riapra i termini per l’adesione al Fondo Credito e Welfare da parte dei lavoratori della gestione privata, dicendosi fiducioso che tale norma possa trovare il parere favorevole di Governo e Parlamento.

PART-TIME VERTICALE CICLICO

Anche su questa problematica il presidente ha rinviato ad una necessaria norma di legge da lui sollecitata al Governo. Abbiamo informato il presidente che il chiaro orientamento della magistratura su tale questione impone una soluzione positiva per i lavoratori, evitando il protrarsi di un dannoso e dispendioso contenzioso. Presso il Comitato provinciale di Roma pende un ricorso sostenuto dalla USB che sta trovando ostacoli da parte dell’Amministrazione centrale. Ci si aspetterebbe un diverso atteggiamento su tale questione.

RIORGANIZZAZIONE

Lo scorso fine settimana il presidente e il direttore generale hanno riunito i dirigenti generali a Spoleto per due giornate di confronto che, tra l’altro, sono servite ad avviare gruppi di lavoro che dovranno elaborare proposte di riorganizzazione dell’Istituto. Le ipotesi avanzate dal presidente nel corso dell’incontro con la USB sono apparse complessivamente condivisibili ed in gran parte convergono con la posizione da noi assunta nei riguardi della riorganizzazione di Boeri. Siamo stati gli unici a criticare la soppressione delle direzioni centrali Formazione e GPA, così come la fusione tra Informatica ed Organizzazione e la costituzione delle direzioni di coordinamento metropolitano di Milano, Roma e Napoli. Se si andrà a correggere quegli errori sosterremo sicuramente il progetto. Abbiamo ricordato al presidente la nostra richiesta di ripristino dell’organizzazione per processi, l’unica che negli ultimi vent’anni abbia dato risultati significatamene positivi in termini di qualità dei servizi e di soddisfazione del personale.

Siamo sempre più convinti che all’INPS ci sia oggi la possibilità di determinare le condizioni per un reale cambiamento, che favorisca la condivisione delle scelte attraverso un coinvolgimento collettivo di tutti i lavoratori, con l’affermarsi di una politica gestionale trasparente che assicuri pari opportunità a tutti. E’ un percorso difficile, che necessariamente deve passare per la disponibilità della dirigenza a superare egoismi e contrapposizioni per recuperare l’idea di interessi collettivi e condivisi, che guardino innanzitutto alla valorizzazione delle funzioni sociali dell’Istituto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, con umiltà ma al tempo stesso con la consapevolezza di essere stati sempre da questa parte della strada, contro le ingiustizie e le illegalità, per la difesa dei diritti e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.