USB INPS: MODIFICARE IL BANDO PER LE BORSE DI STUDIO, PER GLI UNIVERSITARI E' UNA… MISSION IMPOSSIBLE
Comunicato n. 48/14
Con messaggio N. 5648 del 27 giugno 2014 è stato pubblicato il bando di concorso per l’assegnazione delle borse di studio per l’anno scolastico/accademico 2012/2013.
I criteri previsti al concorso N. 2, quello riservato agli studenti universitari, prendono in considerazione per la prima volta i crediti formativi associati al singolo esame, prevedendo che per l’anno accademico di riferimento, 2011/2012, si debba raggiungere un punteggio complessivo pari a 30.
Prendendo in considerazione unicamente la votazione in trentesimi, nel bando si indica la formula da seguire per ottenere il punteggio relativo al singolo esame, fatta dal numero di crediti del singolo esame moltiplicato per la votazione ottenuta e diviso per trenta (es. per un esame che assegna 5 CFU e con votazione 26/30 si otterrà il seguente punteggio: 5x26/30= 4,33).
Un calcolo penalizzante rispetto a quello preso a riferimento dai corsi universitari per valutare la media ponderata degli esami. In quel caso la formula è la seguente: si moltiplica il voto riportato al singolo esame per il numero di crediti assegnato; si sommano i prodotti ottenuti relativi agli esami di riferimento e si divide per la somma dei crediti assegnati.
Facciamo un esempio concreto prendendo a riferimento quattro esami.
INSEGNAMENTO VOTO CFU
Esame 1 28 8
Esame 2 30 5
Esame 3 27 6
Esame 4 18 4
Seguendo la formula utilizzata dalle università e rintracciabile in rete, si ottiene il seguente risultato:
MEDIA IN TRENTESIMI = [ (28x8) + (30x5) + (27x6) + (18x4) ] / (8 + 5 + 6 + 4) = 26,43478 (arrotondamento matematico: 26)
Seguendo la formula indicata nel bando dell’INPS, si ottiene invece il seguente risultato:
(28x8/30) + (30x5/30) + (27x6/30) + (18x4/30) = 20,26 (arrotondamento matematico: 20).
Come si può vedere, i punti ottenuti seguendo la formula indicata dall’INPS sono nettamente inferiori di quelli della formula rintracciabile su internet. Per ottenere il previsto punteggio di 30, dovranno essere stati superati molti esami nell’anno accademico di riferimento e tutti con voti molto alti.
Una scelta talmente selettiva che porterà a risparmiare una barca di soldi dal budget assegnato alle borse di studio universitarie. Ci piacerebbe andare a leggere i curricula universitari di chi si è inventato una simile formula e previsto un tale punteggio!!!
Il bando deve cambiare, perché non è comprensibile che ci si accanisca così verso i lavoratori che con molti sacrifici cercano di far progredire culturalmente i propri figli. Meno deliri di onnipotenza e più senso di squadra e solidarietà gioverebbe a qualche dirigente.
Infine, ancora una volta, il bando non prende in considerazione il caso dei figli dei dipendenti che studiano all’estero. Una scelta?
Aspettiamo risposte dall’Amministrazione e il prossimo 10 luglio, nella riunione del tavolo sindacale nazionale, torneremo sull’argomento.