A SETTEMBRE SALDI PER TUTTI
Comunicato n. 49/11 (II/II)
La ditta INPS va controcorrente e mentre i negozi d’abbigliamento espongono le nuove proposte per l’autunno e l’inverno, all’Istituto previdenziale vanno in scena i saldi, quelli dell’incentivo 2010. Con la retribuzione di settembre, infatti, saranno pagati i saldi dell’incentivo ordinario e speciale ai lavoratori delle Aree, come annunciato nel nostro precedente comunicato, e la retribuzione di risultato a dirigenti, professionisti e medici.
Dopo la pubblicazione del nostro comunicato N. 48 del 7 settembre, l’amministrazione ha corretto al rialzo le percentuali di raggiungimento dei progetti speciali per le sedi di Frosinone, Cosenza, Lamezia Terme, Sede Regionale Calabria, Catania e Taranto, avvicinandole alle altre. Segno che la corretta e tempestiva informazione e le giuste pressioni sindacali producono effetti positivi per i lavoratori.
Resta preoccupante il mantenimento della decurtazione dell’incentivo ordinario, sul quale non ci sono stati interventi correttivi. Alla fine ci sarà una differenza di diverse centinaia di euro tra chi ha parametro 80 e chi 110. Vi elenchiamo brevemente le sedi interessate:
· 80 – Rieti; Roma Amba Aradam; Napoli Vomero; Napoli Soccavo; Castellammare di Stabia; Rossano Calabro.
· 90 – Valle D’Aosta; Roma Centro; Roma Casilino Prenestino; Foggia; Reggio Calabria; Noto; Palermo.
· 95 – Sede Regionale Lazio; Roma Tuscolano; Roma Aurelio; Roma Flaminio; Napoli; Nola; Napoli Arzano; Salerno; Isernia; Sede Regionale Puglia; Andria; Brindisi; Taranto.
Continuiamo ad essere convinti che la mancanza di chiarezza e informazioni sugli obiettivi della produttività, insieme al fallimento del progetto di riorganizzazione dell’Istituto, non debbano essere pagati dai lavoratori con la decurtazione degli incentivi. Per questo ripetiamo che l’amministrazione deve riconoscere il 100% dell’incentivo a tutte le sedi, anche perché nessuno può affermare oggi che si tratti di premi aggiuntivi da legare alla produttività e al merito. L’incentivo è finanziato con i soldi degli aumenti contrattuali ed è diventato sempre di più, negli anni, retribuzione necessaria a far quadrare i conti delle famiglie, specialmente dopo il blocco dei contratti fino al 2014, se non fino al 2017. Ma di che parliamo…!!!