ENNESIMO "SUCCESSO" DI MASTRAPASQUA: PIU' DI TREMILA ESUBERI ALL'INPS. USB CHIEDE AL PRESIDENTE DI ANDARSENE
Comunicato n.70/12
In allegato il comunicato e il documento per la definizione del DPCM dotazioni organiche
Il Dipartimento della Funzione Pubblica lo scorso 12 dicembre ha inviato una nota alle organizzazioni sindacali del pubblico impiego con l’indicazione del nuovo organico INPS dopo i tagli previsti dal DL 78/2010 e dal DL 95/2012, evidenziando gli esuberi al 31 ottobre 2012.
La nuova dotazione organica complessiva dell’INPS è di 23.420 unità, con un taglio netto del 20% rispetto al precedente organico. Di seguito riportiamo il numero delle posizioni in esubero.
AREE A-B-C + 3.241
AREE PROFESSIONALI + 73
DIRIGENTI + 46
All’organico INPS andrà poi sommata la forza del personale INPDAP e ENPALS.
Oltre ad interrogarsi se le cifre indicate potranno essere colmate con altrettanti pensionamenti, per evitare la mobilità coatta o, addirittura, il licenziamento di chi è in esubero, riteniamo che occorra riflettere sul futuro dell’ente. L’allarme che continuiamo a lanciare da due anni sulla perdita di funzioni dell’INPS, alla luce della determinazione del nuovo organico trova inquietanti conferme. In che modo si pensa di poter continuare ad erogare i servizi? Si demanderanno sempre più competenze a Patronati e Commercialisti? Si pensa davvero che l’informatica possa da sola risolvere i problemi di carenza di personale o di mancata trasmissione del bagaglio di esperienza professionale accumulato dai tanti colleghi che nei prossimi due anni andranno in pensione? Perché le informazioni sugli esuberi ci devono arrivare dalla Funzione Pubblica e non dall’INPS?
Ancora una volta il Presidente Mastrapasqua non è riuscito ad ottenere una norma in deroga per l’INPS, nonostante gli impegni assunti pubblicamente. Ci ha fatto perdere più di due mesi di tempo, con proclami lanciati su intranet ed interviste sulla stampa nazionale, per arrivare, in sostanza, alla proposta che l’Organo di gestione dell’Istituto aveva inviato alle organizzazioni sindacali a metà ottobre e da noi trasmessa immediatamente a tutto il personale.
Non ci illudiamo che ne tragga da solo le dovute conseguenze, per cui sta a noi ancora una volta prendere posizione in modo esplicito: Presidente se ne vada, rassegni immediatamente le dimissioni e permetta all’INPS di avere un governo collegiale, che sappia difendere con autorevolezza il ruolo dell’ente. Lei ha fallito, a meno che le regole del suo ingaggio non prevedessero proprio il ridimensionamento della previdenza sociale pubblica per aprire una corsia preferenziale all’affermazione della previdenza privata.
Mercoledì 19 dicembre consegneremo al Ministro Fornero le firme raccolte nei NO MASTRAPASQUA DAY davanti le sedi dell’INPS, per chiedere una norma di legge che vieti ai manager pubblici di cumulare incarichi e stabilisca un tetto alle retribuzioni complessive anche nelle aziende partecipate. Sappiamo che l’attuale Governo non potrà intervenire in materia né potrà mettere mano alla governance dell’INPS (anche se di tempo ce n’è stato), ma l’iniziativa serve di monito a chiunque guiderà il Paese dopo le elezioni politiche. Lo scandalo del cumulo degli incarichi deve essere risolto per legge, visto che la sensibilità personale di questi manager è assai scarsa e poco recettiva delle istanze e del comune sentire dei cittadini.