L'INPS SFIDA USB, SUI PASSAGGI RIMANE LA SOLA INFORMATIVA. MA GLI ALTRI SINDACATI DOVE STANNO?
Comunicato n. 63/15
In allegato la lettera di convocazione inviata alle Organizzazioni sindacali
Alla lettera del 9 novembre con cui la USB chiedeva che la definizione dei bandi e l’individuazione del numero di passaggi fosse oggetto di contrattazione, l’Amministrazione ha risposto ieri convocando per il 24 novembre alle ore 13.30 una riunione di “informativa” sui passaggi. Una vera e propria sfida da parte dell’Amministrazione nei confronti del sindacato di base dell’INPS.
Ci chiediamo: ma gli altri sindacati dove sono finiti? Dormono o sono conniventi con le scelte dell’Amministrazione? La seconda che hai detto, suggerirebbe un noto e bravo attore comico.
Non c’è un minuto da perdere. La protesta da parte dei lavoratori dell’INPS contro una dirigenza generale disposta a calpestare i contratti pur di assecondare le voglie autoritarie dei vertici dell’Ente si deve sentire forte e chiara.
Invitiamo le RSU a protestare immediatamente contro questo atteggiamento spavaldo e sfottente dell’Amministrazione.
I lavoratori di trentanove sedi (39) a novembre si vedranno decurtare l’incentivo per colpa di un sistema di verifica della produttività che non funziona e che ha risvolti assurdi. Sembra infatti che le assenze per malattia e ferie o addirittura i trasferimenti di personale facciano precipitare gli indicatori di produttività, che sono sempre più legati alla presenza in ufficio piuttosto che ai servizi erogati.
Il contratto integrativo 2015 è in alto mare e l’Amministrazione si rifiuta di prendere in esame le sensate proposte della USB.
Sui passaggi l’Amministrazione vuole decidere autonomamente.
Rispondiamo immediatamente con assemblee di sede, coinvolgendo i cittadini utenti, che devono essere nostri alleati nella protesta contro lo smantellamento del Welfare e la trasformazione dell’INPS in un ente assistenziale, erogatore di pensioni da fame e di ammortizzatori sociali.
Partecipiamo unitariamente allo sciopero generale del 20 novembre. Sollecitiamo le RSU ad aderire alla protesta.
Costruiamo le condizioni per una grande assemblea nazionale da tenersi ad inizio 2016 presso la Direzione generale dell’INPS a Roma per pretendere un deciso cambio di rotta da parte dei vertici.
In passato le nostre proteste hanno portato al licenziamento di un capo del personale e alle dimissioni di un presidente dell’Ente. Se la controparte sfida noi e i lavoratori siamo pronti a rispondere colpo su colpo.
Lottare, lottare e ancora lottare, fino alla vittoria.