RIDICOLI!!!
Comunicato n. 25/12
Ieri avrebbe dovuto tenersi l’assemblea regionale convocata da USB presso la Direzione Generale dell’INPS. Come sapete, il Direttore Centrale Risorse Umane, Ciro Toma, ha negato l’uso dei locali adducendo motivi di sicurezza.
Il “piccolo” capo del personale dell’INPS deve aver pensato che USB avrebbe sicuramente reagito a questo attacco alla democrazia sindacale e ha pensato bene di barricarsi facendo chiudere le porte di accesso ai suoi uffici. Stessa cosa è stata fatta al piano del Direttore Generale, dove è ubicata la Sala Mancini che avrebbe dovuto verosimilmente ospitare l’iniziativa, considerata la capacità di ospitare circa 300 persone (di seguito pubblichiamo le foto riprese ieri, che mostrano il corridoio di accesso al 1° piano e quello che porta agli uffici di Toma).
Quant’è ridicola questa amministrazione. Quanto sono ridicoli questi piccoli burocrati dal piglio militaresco che stanno trasformando l’ente in una caserma senza più anima. L’INPS è sempre stato un ente vivace sia dal punto di vista lavorativo che da quello sindacale. Prima di altri ha messo l’informatica al servizio dei cittadini per offrire servizi migliori. Qui è stato sperimentato ed attuato un sistema organizzativo orizzontale, che ha ridotto all’osso le funzioni di governo e di coordinamento dell’attività, con un’assunzione generalizzata di maggiori responsabilità. Tutto questo, insieme ad un forte ruolo sindacale, ha permesso una crescita professionale non pensabile in altre realtà del pubblico impiego.
La partecipazione sindacale nell’ente ha registrato anche momenti di alta tensione, ma tutto è rimasto sempre all’interno del confine di legittimità e delle prerogative riconosciute dalle Leggi e dal Contratto di lavoro.
L’attuale capo del personale incarna perfettamente il nuovo corso che si vuole imporre all’INPS e ai dipendenti: esternalizzazione di servizi e attività; parcellizzazione delle competenze e irrigidimento rispetto alla collocazione funzionale; trasformazione dei responsabili di ufficio in aguzzini; uso repressivo e pretestuoso del codice disciplinare; negazione dei diritti sindacali. Per attuare questo piano c’è bisogno di far fuori o almeno mettere in difficoltà l’unico sindacato che rappresenta un reale ostacolo al progetto Mastrapasqua.
Chissà come ci sarà rimasto male il capo del personale dell’INPS quando ieri ha atteso invano, rintanato nella sua confortevole cuccia, che arrivassero le orde di barbari a tentare di violare il sacro ufficio. Quanta delusione nell’apprendere dalle guardie messe a protezione del prezioso dirigente che nessuno dell’USB si era fatto vivo a protestare o almeno a tentare un piccolo assalto al fortino. Quanto sono ridicoli e scontati questi burocrati al servizio del padrone, pronti a scodinzolare e a leccare la mano di chi è al comando pur di assicurarsi la ciotola giornaliera di croccantini.
USB agirà con la serietà e la coerenza che l’hanno sempre contraddistinta e con la forza di un consenso sempre crescente che, evidentemente, è destabilizzante per questa amministrazione. USB difenderà in tutte le sedi opportune il diritto di assemblea e ogni altro diritto dei lavoratori che l’amministrazione INPS intenda mettere in discussione.