ACCORDI DI CARTAPESTA
Comunicato n. 54/09
All’apparenza sembrano solide, vere costruzioni in pietra, ma quando ti avvicini scopri che è tutta cartapesta. Sono i set cinematografici, finzione realistica di una realtà apparente. Così appaiono da un po’ di tempo gli accordi sottoscritti con l’amministrazione INPS, come ad esempio quelli che riguardano lo straordinario ed il Fondo di Ente 2009.
Ad aprile di quest’anno, infatti, è stato sottoscritto un accordo che ha sottratto al Fondo 24 milioni di euro da destinare alla remunerazione dello straordinario, ulteriori 24 milioni sono stati presi da altri capitoli di spese relative al personale, per arrivare ad un totale di 48 milioni di euro da spendere nel 2009 come straordinario. Noi non firmammo quell’accordo perché toglieva importanti risorse al Fondo, mentre si sarebbe dovuto costituire uno specifico capitolo di spesa per lo straordinario senza gravare sul Fondo di Ente se non in misura residuale, se necessario, come proponiamo da anni secondo la lettura degli articoli 30 e 31 del contratto collettivo nazionale di lavoro del 16 febbraio 1999.
Quando a luglio l’amministrazione ci ha presentato una proposta di Fondo di Ente 2009 pari a 344 milioni di euro, abbiamo ritenuto che si potesse sottoscrivere tenendo conto di una serie di valutazioni. Le diverse iniziative di mobilitazione dei lavoratori, fra tutte lo sciopero generale del 17 ottobre 2008, insieme all’impegno dell’amministrazione, avevano portato alla restituzione delle risorse dei progetti speciali, anche se il governo aveva mantenuto il taglio del 10% riferito alle risorse certificate del Fondo 2004. L’accordo di aprile sullo straordinario aveva sottratto 24 milioni al Fondo, che ora tuttavia andavano in qualche modo sommati alla cifra stimata per il 2009, dal momento che l’onere dello straordinario era stato portato fuori del Fondo. Il governo aveva ottenuto un risparmio di spesa, per di più a fronte di una progressiva diminuzione di personale e di un cospicuo aumento dei carichi di lavoro e delle competenze, basti pensare alla mole di lavoro legata agli ammortizzatori sociali o all’invalidità, ma la serietà e la concretezza ci hanno portato comunque a sottoscrivere l’intesa di luglio sulla base di 344 milioni di euro.
Ieri l’amministrazione in pratica ha detto che ha scherzato, perché ha affermato che i 24 milioni dello straordinario, già sottratti al Fondo, vanno decurtati dai 344 milioni dell’ipotesi di Fondo 2009, riducendo ulteriormente le risorse disponibili per la contrattazione a 320/323 milioni. Quante volte pesa lo straordinario?
Perché non l’hanno detto a luglio? Perché hanno sottoscritto un accordo pari a 344 milioni, tre mesi dopo quello sullo straordinario, mentre oggi lo sconfessano? Forse non abbiamo a che fare con i dirigenti del più importante Istituto pubblico del Paese, ma con una troupe di attori della commedia dell’arte, che recitano a soggetto e cambiano il finale alla commedia ogni sera a seconda della piazza e del pubblico.
A questo punto basta giochetti. Finché non sarà fatta chiarezza sull’entità delle risorse a disposizione per la contrattazione integrativa 2009 non saremo disponibili a ragionare di riorganizzazione, progetti, sedi metropolitane o di campagna. I delegati RdB porteranno questa posizione ad ogni livello di confronto con l’amministrazione, rifiutando di aderire ad accordi, concertazioni o consultazioni che riguardino il progetto di riorganizzazione dell’Istituto. Se non arriverà in pochi giorni un chiarimento positivo con l’amministrazione, indiremo lo stato di agitazione dei lavoratori INPS.