MA IN CHE MANI SIAMO?

Comunicato n. 02/15

Nazionale -

Non fa mai piacere criticare l’Amministrazione dell’ente nel quale si opera. Preferiremmo poter riferire di accordi sindacali sottoscritti nell’interesse dei lavoratori, oppure poter riconoscere un’attenzione positiva del datore di lavoro INPS verso i dipendenti che, con un brutto termine del linguaggio burocratico, sono definiti clienti interni.

 

Purtroppo siamo qui a chiederci: ma in che mani siamo? Sono state inanellate una serie di nefandezze che ci portano ad esprimere un giudizio drasticamente negativo verso l’Amministrazione nel suo complesso e non ce la sentiamo di fare distinzioni perché ognuno, secondo il proprio ruolo, condivide le responsabilità di quanto accaduto.

 

ESUBERI E PENSIONAMENTI

L’Amministrazione ha deciso di non pubblicare l’elenco del personale considerato in esubero e collocato in tre distinte graduatorie di pensionamento. Siamo stati gli unici a contestare immediatamente la scelta dell’Amministrazione, tanto da scrivere una nota formale al Garante dei dati personali.

Siamo venuti lo stesso in possesso degli elenchi ed abbiamo riscontrato evidenti errori che abbiamo immediatamente portato all’attenzione degli organi dell’Istituto.

L’Amministrazione ha inviato una richiesta di parere ai ministeri vigilanti e il Ministero del Lavoro ha risposto con una nota dando sostanzialmente ragione alle nostre eccezioni.

L’Amministrazione ha ufficialmente comunicato l’intenzione di procedere alla revisione degli elenchi.

INVECE NON E’ SUCCESSO NIENTE. L’Amministrazione ha continuato a perdere tempo prezioso e nel frattempo siamo venuti a conoscenza dell’intenzione di non rivedere gli elenchi e di subire un quasi certo contenzioso da parte dei lavoratori interessati. A pochi giorni dal 1° febbraio, data indicata da tempo come decorrenza dei pensionamenti, non si hanno notizie ufficiali. L’Amministrazione, inoltre, si è rifiutata d’inserire nuovamente negli elenchi dei pensionamenti in deroga i lavoratori che erano stati nel frattempo esclusi a seguito di una revisione degli elenchi che non è mai stata ufficializzata.

 

Va bene che la massoneria è di casa tra la dirigenza INPS, ma qui più che di riti segreti si può parlare di comportamento omertoso e colpevole.

 

MODIFICA DELL’ORARIO DI SERVIZIO

L’Amministrazione ha comunicato di dover diminuire l’orario di servizio settimanale a seguito di rilievi dei ministeri vigilanti, annunciando il risparmio di oltre 1,5 milioni di euro sui turni pomeridiani, risorse da utilizzare all’interno del Fondo di ente. Ma l’INPS ha una dirigenza in grado di far comprendere ai ministeri vigilanti le esigenze organizzative dell’ente? Sembrerebbe proprio di no. E’ probabile che il nemico ce l’abbiamo proprio in casa, altro che ministeri…

Anche in questo caso siamo stati gli unici ad opporci a tale scelta e abbiamo annunciato un ricorso per comportamento antisindacale (art. 28 Legge 300/70) per non aver convocato il tavolo nazionale per la revisione dell’accordo quadro sull’orario di lavoro.

USB è l’unica sigla che non ha firmato gli accordi locali e siamo in attesa di discutere il ricorso presso il Tribunale del Lavoro di Roma.

CGIL-CISL-UIL alcune settimane fa hanno chiesto la trattativa nazionale sulla remunerazione dei turni pomeridiani perché si sono accorti che non vengono più pagati. Ma non erano d’accordo sui risparmi derivanti da tale misura?

Dove non si è raggiunto l’accordo, perché le RSU si sono rifiutate di trattare finché è in piedi il contenzioso giudiziario promosso dalla USB, più di un dirigente ha modificato d’ufficio l’orario di lavoro, addirittura in qualche caso con effetto retroattivo,  tanto da chiedere ai lavoratori la restituzione dell’indennità di turno pomeridiano. Quest’ultima ipotesi sta rientrando in questi giorni probabilmente insieme allo smaltimento dell’euforia delle feste ormai trascorse.

 

CONTRATTO INTEGRATIVO 2014

A ridosso del Natale l’Amministrazione ha “regalato” ai lavoratori, con la complicità di CGIL-CISL-UIL, un contratto integrativo per il 2014 che contiene delle vere e proprie schifezze.

Ci riempiono la testa con la meritocrazia e poi sperperano i soldi del Fondo di ente, che sono di tutti i lavoratori, per regalare indennità a chi non svolge alcuna funzione.

Integratori di processo? Presidio delle attività? Passaggio delle conoscenze? Ma di cosa stiamo parlando???

L’Amministrazione si presta a sostenere la politica clientelare di CGIL-CISL-UIL e con questi spartisce gli incarichi indennizzati.  

 

Questi sono solo alcuni degli ultimi illuminanti esempi di un’Amministrazione sulla quale potessimo liberamente esprimere ciò che abbiamo nel cuore rischieremmo per la seconda volta di essere deferiti all’Ufficio Disciplina con proposta di licenziamento… e non ci sembra il caso.

 

Con le elezioni RSU abbiamo l’opportunità di assestare un duro colpo all’Amministrazione e ai loro complici CGIL-CISL-UIL. In questi anni abbiamo cominciato a fare pulizia all’INPS, continuiamo insieme, con maggiore forza e convinzione.

 

Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori che vogliono dare un forte segnale di cambiamento in nome dell’onestà, della trasparenza, del rispetto di tutte e tutti a candidarsi nella lista USB alle prossime elezioni RSU del 3-4-5 marzo 2015. C’è tempo fino al 6 febbraio. Coraggio, cambiamo questo ente insieme.