MOZIONE CONCLUSIVA ASSEMBLEA USB INPS-INAIL VERBANO-CUSIO-OSSOLA
Le lavoratrici e i lavoratori dell’INPS e dell’INAIL della Sede di Verbano-Cusio-Ossola (VCO), al termine dell’assemblea dell’11 gennaio convocata dall’USB con la partecipazione del coordinatore nazionale USB INPS Luigi Romagnoli e dei delegati USB della Federazione provinciale di Novara:
- esprimono piena solidarietà a Giuseppe Nobile dell’INPS di VCO, da nove giorni in sciopero della fame per manifestare il profondo malessere dei lavoratori pubblici nei confronti di un attacco al salario e alle condizioni di lavoro che dura ormai da quattro anni;
- chiedono che da tutto il territorio nazionale giunga solidarietà al collega ed invitano l’amministrazione dell’INPS a raccogliere le istanze di equità e giustizia provenienti dai lavoratori;
- respingono la riorganizzazione dell’Istituto previdenziale, evidenziandone i risultati negativi in termini di qualità dei servizi e condizioni di lavoro;
- bocciano l’accordo INAIL sul sistema premiante 2011 e dicono no alle fasce della Riforma Brunetta;
- denunciano gli effetti deleteri della campagna diffamatoria contro il pubblico impiego, che sta portando a processi di esternalizzazione, privatizzazione e perdita dei servizi;
- difendono la funzione dei lavoratori pubblici come bene comune.
LA PRESENTE MOZIONE E’ ACCOLTA DALL’ASSEMBLEA
Verbano-Cusio-Ossola, 11 gennaio 2012
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12 gennaio 2012 - La Stampa
GRAVELLONA TOCE. SINGOLARE PROTESTA DI UN DIPENDENTE-SINDACALISTA
Non mangia contro i tagli Inps
Dieci giorni senza cibo: "Denuncio il malessere dei lavoratori pubblici".
Solidarietà dei colleghi
«Invitiamo l'istituto a raccogliere le istanze di equità e giustizia»
di LUCA ZIROTTI
Gravellona Toce - Ha scelto lo sciopero della fame per «denunciare il malessere profondo dei lavoratori pubblici, con tagli a piante organiche e salari sempre più difficili da sopportare». E' una protesta singolare quella che Giuseppe Nobile, dipendente dell'ufficio INPS di Gravellona Toce e delegato dell'USB (l'Unione sindacale di base), ha avviato ormai da una decina di giorni.
«Può essere un gesto forse fuori misura rispetto alle tragedie sociali di lavoratori licenziati o precari senza prospettive ma dimostra che non bisogna sottovalutare il disagio che provano i lavoratori pubblici, tra i più colpiti negli ultimi tre anni» ha sottolineato Luigi Romagnoli, coordinatore nazionale Usb che ieri ha iniziato proprio dal Vco la sua campagna per il rinnovo delle RSU in programma a inizio marzo, portando alla luce questa storia in occasione anche di un'assemblea con i lavoratori.
«Non bastavano i tagli: da anni ormai la categoria dei lavoratori pubblici è sottoposta a una continua campagna di diffamazione che colpisce la dignità di tante persone oneste. Così non si può andare avanti» dice Nobile, trentottenne residente a Baveno. «Le già pesanti ripercussioni subite finora aumenteranno con gli ulteriori tagli di personale che nei prossimi mesi coinvolgeranno tutti gli uffici delle pubbliche amministrazioni - dice Nobile - nel mio ufficio già così siamo sotto organico di almeno dieci unità, se verrà attuato un ulteriore taglio ci troveremo a fare i conti con una situazione sempre più difficile da gestire». Da qui la scelta di uno sciopero della fame «che porterò avanti fino a quando potrò reggere, in dieci giorni ho già perso cinque chili ma è una lotta nella quale credo».
Solidarietà arriva dai colleghi dell'Inps che ieri mattina hanno partecipato all'assemblea sindacale, una solidarietà che «deve estendersi a tutto il territorio nazionale invitando così l'INPS a raccogliere le istanze di equità e giustizia provenienti dai lavoratori».
Netto anche il giudizio negativo sulla «riorganizzazione dell'istituto previdenziale, che porterà risultati negativi in termini di qualità dei servizi e condizioni di lavoro».