PRESIDENTE, BATTI UN COLPO O VATTENE!!! La mobilitazione all'INPS diventa generale

Al fine di favorire la massima partecipazione i lavoratori dell'Emilia Romagna possono partecipare, alternativamente, all'assemblea di Venezia o a quella di Milano

Nazionale -

 

Indiscrezioni attendibili di fonte sindacale ci hanno avvertito che il ministero dell’economia ha pronta una nota nella quale si negano i passaggi economici interni alle aree, previsti con decorrenza 1° gennaio 2010. La scusa sarebbe la tardiva certificazione del contratto integrativo da parte del collegio dei sindaci dell’INPS, avvenuta all’inizio del 2011, anno dal quale parte il blocco delle retribuzioni dei dipendenti pubblici fino a tutto il 2013.

 

E’ palese il tentativo di far naufragare l’accordo triennale di programma e, più in generale, di bloccare le retribuzioni dei lavoratori pubblici già dal 2010.

 

La mobilitazione sul mansionismo assume così toni ancora più drammatici: se non passano gli avanzamenti economici interni alle aree figuriamoci se il governo è disponibile a recepire una proposta di deroga sui passaggi tra le aree!!!

 

E’ per questo che abbiamo deciso, già dalle assemblee interregionali in programma il 7 e l’8 giugno, rispettivamente a Venezia e Milano, di generalizzare la mobilitazione a tutti i lavoratori dell’INPS.

 

Sulla Riorganizzazione si continua a navigare a vista, adottando, ancora una volta in modo unilaterale, scelte che stanno penalizzando la produzione, peggiorando le condizioni di lavoro, senza peraltro migliorare i servizi per i cittadini utenti. Gli osservatori sulla riorganizzazione finora non hanno svolto la loro funzione perché l’amministrazione non si è aperta ad un confronto vero e non ha fornito informazioni attendibili.

 

L’invalidità civile rischia di essere un boomerang per l’immagine dell’Istituto ed il caos ingenerato si trascina l’ombra del sospetto della ricerca a tutti i costi di risparmi da offrire al governo, poco importa se ottenuti sulla pelle dei più deboli e più bisognosi di attenzione.

 

Infine, sembra ormai certa l’intenzione dell’amministrazione di confermare il taglio dell’incentivo 2010 a diverse sedi.

 

Ce n’è abbastanza per chiamare i lavoratori dell’INPS ad una mobilitazione generale, che parta dalle assemblee interregionali per arrivare ad un’assemblea nazionale a Roma e, se necessario, alla proclamazione dello sciopero. Nelle assemblee il mansionismo avrà la giusta attenzione, perché non vogliamo che evapori nella discussione complessiva, ma siamo altrettanto convinti che, soprattutto in una fase come quella attuale, il problema particolare debba stare nel generale per trovare soluzione.

 

Per il presidente Mastrapasqua è suonata la campanella dell’ultimo giro: dimostri di essere capace di ottenere qualche risultato per i lavoratori dell’INPS o se ne vada. Finora l’Istituto ha avuto lo stesso trattamento delle altre amministrazioni pubbliche, anzi, a ben vedere, anche qualcosa in meno, nonostante la produttività più volte elogiata pubblicamente e le ingenti somme spese per pubblicizzare l’immagine dell’ente o, meglio, quella del suo presidente. Mastrapasqua porti a casa soluzioni concrete ai problemi più volte esposti o i lavoratori gli daranno il benservito, accompagnandolo gentilmente e “spintaneamente” alla porta.   

 

Sollecitiamo la massima partecipazione alle assemblee interregionali aperte a tutto il personale INPS delle regioni interessate.

 

MARTEDI’ 7 GIUGNO 2011 ore 10.30

Venezia – Sede Regionale INPS – Dorsoduro 3500 D

Regioni interessate: VENETO – FRIULI VENEZIA GIULIA – EMILIA ROMAGNA

Per i lavoratori delle sedi fuori della città di Venezia l’assemblea è per l’intera giornata lavorativa.

 

MERCOLEDI’ 8 GIUGNO 2011 ore 10.30

Milano – Sede di Melchiorre Gioia – Via Melchiorre Gioia 22

Dalla Stazione Centrale - metropolitana M2 direzione Abbiategrasso

Regioni interessate: LOMBARDIA – PIEMONTE – VALLE D’AOSTA – TRENTINO ALTO ADIGE – LIGURIA – EMILIA ROMAGNA

Per i lavoratori delle sedi fuori della città di Milano l’assemblea è per l’intera giornata lavorativa.

 

SALVIAMO L’INPS

E RIVENDICHIAMO I GIUSTI DIRITTI PER I LAVORATORI

 

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