RIORGANIZZAZIONE, SI CAMBIA PASSO
Comunicato n. 24/10
Importanti novità riguardo l’applicazione del nuovo assetto organizzativo sono state comunicate ieri mattina dall’amministrazione in un incontro sindacale:
- La sperimentazione non sarà allargata ad altre sedi;
- Le attuali venti sedi pilota proseguiranno la sperimentazione almeno fino al 30 settembre;
- Sarà istituito formalmente l’osservatorio nazionale paritetico tra amministrazione e sindacati sull’applicazione del nuovo assetto organizzativo.
A livello territoriale nel frattempo sono stati costituiti analoghi osservatori presso le sedi sperimentali.
Scelte ragionevoli, che probabilmente fino a qualche mese fa sembravano irraggiungibili, mentre oggi rappresentano un punto di partenza per un reale confronto sull’applicazione del nuovo modello organizzativo. Sono il frutto indiscutibile della pressione che hanno esercitato le iniziative che abbiamo promosso a livello nazionale, e spesso unitariamente a livello territoriale, ottenendo per il momento un atteggiamento più prudente da parte dell’amministrazione. Gli altri sindacati, quelli che a parole si dicono contrari alla riorganizzazione ma hanno firmato tutti gli accordi applicativi del nuovo assetto, dalle aree metropolitane alle agenzie complesse, quali iniziative concrete hanno promosso finora? NIENTE.
Addirittura CGIL-CISL-UIL-CISAL nel Lazio chiedono il tavolo di contrattazione separato dalla RdB. Per quale motivo? Il ritiro della firma dall’accordo della riorganizzazione dell’area metropolitana di Roma, deciso dal coordinamento regionale della RdB.
Perbacco, ma la UIL e la CISAL non ripetono ad ogni occasione di essere contrarie alla riorganizzazione? Traducano anche loro questa contrarietà nel ritiro della firma dall’accordo sul nuovo assetto organizzativo delle sedi dell’area romana e da ogni accordo che riguardi la riorganizzazione.
Noi domani saremo a Napoli, per una mobilitazione che mira a denunciare l’impatto della riorganizzazione sulle aree metropolitane. L’amministrazione ha accettato ieri la nostra richiesta di stralciare dall’ordine del giorno la ratifica degli accordi sull’assetto delle aree metropolitane, dal momento che per l’area di Torino non risulta formalizzata l’intesa.
Continuiamo in ogni caso a chiederci quali benefici possa portare ai cittadini utenti una riorganizzazione che depotenzia la presenza dell’INPS sul territorio e quali opportunità saranno offerte ai lavoratori in termini economici e di percorsi di carriera. Siamo alla vigilia di una manovra economica del governo che colpirà ancora una volta i lavoratori pubblici con il blocco dei contratti e con pesanti interventi su organici e pensioni. E’ sempre più necessario costruire una risposta forte e di massa, praticando il conflitto vero e non la pantomima inscenata da qualche vertice sindacale. Non dobbiamo permettere che la crisi la continuino a pagare i lavoratori, ma questo dipende anche e soprattutto dalla vostra disponibilità alla mobilitazione.
MISTER CARTELLINO
L’amministrazione ha annunciato che il Regolamento di disciplina recepirà la norma di legge sull’obbligo del dipendente di esporre il cartellino di riconoscimento, sul quale dovranno essere presenti i seguenti elementi di riconoscimento: nome esteso e cognome puntato; foto; numero di matricola. In attesa dei cartellini definitivi, i direttori provvederanno a consegnare ai dipendenti cartellini provvisori. E’ previsto che tutto il personale di sede e della direzione generale si adegui a tale norma. Insieme ad altre organizzazioni abbiamo rilevato la necessità che anche il personale esterno che lavora presso la sede centrale sia identificato con analogo mezzo. Vedi nota allegata.