VOLONTARIETA' COATTA

Comunicato n. 13/09

In allegato la petizione proposta dai lavoratori della Sede di Roma Tuscolano

Roma -

 

La vicenda sulla strana sperimentazione che la Direzione regionale intenderebbe di fatto attivare a partire dal prossimo 4 giugno per la riorganizzazione del front office nel Lazio sta assumendo connotati sempre più grotteschi. Riassumiamone i contenuti.

Dunque, in data 14 maggio propugnando l’idea della massima disponibilità all’apertura degli sportelli per andare incontro all’utenza che necessita di essere continuamente (?) ascoltata, viene raggiunta una intesa di massima in tal senso tra le altre OO.SS. e la Direzione regionale, sulla base (e non potrebbe essere altrimenti) della volontarietà.

In data 18 maggio si dispone l’apertura prolungata al pubblico nella giornata del giovedì (open day) e si invitano i direttori provinciali ad avviare con urgenza tutti i necessari adempimenti con i singoli Comitati provinciali, senza tuttavia fare cenno al carattere, in precedenza sempre sbandierato come basilare e imprescindibile, della volontarietà.

In pari data viene anche divulgata una sintesi abbastanza dettagliata della riunione di cui sopra. Peccato che, nella fretta, in via Borsi ci si dimentichi del verbale. Una inezia.

Il diktat del Governo subìto dai vertici dell’Amministrazione è comunque tassativo e le direttive vanno applicate supinamente e senza perdere tempo. In un modo o nell’altro bisogna partire con la cosiddetta sperimentazione. Ennesima sceneggiata virtuale.

Da spiegare ai colleghi del Casilino che stavano provando, pur tra mille difficoltà, a risolvere i problemi nella sostanza, lavorando le pratiche ed evitando inutili operazioni di facciata. I maggiori disagi arrecati all’utenza erano stati infatti tamponati proprio riducendo e non ampliando il servizio di sportello. Ora invece le file già chilometriche si allungheranno ancor più e quotidianamente. Pseudo controlli sulla sicurezza a parte.    

Da motivare ai colleghi del Tuscolano, la cui pressante, incisiva ed autonoma richiesta di chiarimenti in merito (vedi petizione allegata), per quanto legittima è disattesa.

Da illustrare anche ai colleghi di Roma Centro, dove le liste di proscrizione sono state prontamente stoppate, ma non si tengono in alcun conto le esigenze del personale. 

Da raccontare poi ai lavoratori tutti del Lazio che, giunti al limite della sopportazione, ormai da tempo danno segnali precisi ed univoci in controtendenza specie nelle agenzie.

Da Anzio a Poggio Mirteto, da Terracina a Fidene, non risultano infatti disponibilità a fare oggi lo straordinario in un modo così congegnato. Peraltro a vantaggio di pochi e a danno di tutti (ricordiamo che il relativo budget è stato sottratto al Fondo di Ente).    

Rigettiamo questa sperimentazione subdola e strisciante. Chiediamo nuove assunzioni. Con questo organico e considerati gli adempimenti, chiudiamo gli sportelli un giorno in più. Se vogliamo veramente aiutare l’utenza. Altrimenti facciamo vetrina con l’open day.

 

 

Coordinamento regionale RdB-CUB INPS Lazio