FROSINONE SEDE PILOTA
Comunicato n. 04/10
Premesso che per la fase di sperimentazione non sono stati adottati criteri oggettivi e trasparenti nella scelta delle venti sedi “fortunate” sulle quali in ambito nazionale sarà testata (indicativamente per 3 mesi) la nuova riorganizzazione, l’informativa di ieri sul tavolo provinciale ha alimentato ulteriori dubbi e perplessità sull’intera operazione. Fioccano i messaggi (ad oggi ben quattro in soli 8 giorni: 2990 - 3186 - 3576 - 4157), si moltiplicano pure le riunioni ed i tavoli tecnici, ma le scatole restano prive di contenuti.
Il programma della Direzione Generale deve comunque essere rispettato senza esitare e perciò si prosegue: venerdì 05/02 scade dopo sole 48 ore dalla sua emissione il bando per l’attribuzione delle nuove posizioni organizzative; lunedì 08/02 la Commissione di valutazione regionale esamina undici candidati; martedì 09/02 esce la determina 11 del direttore regionale (vedi doc. allegato); mercoledì 10/02 vengono convocati a Roma in DG per “gli opportuni chiarimenti sull’avvio della fase sperimentale” i 10 direttori delle sedi del centro sud e giovedì 11/02 altri 10 del centro nord. Con affanno senza pensare.
Inevitabile che a questo punto i nodi vengano al pettine. Molti prodotti, infatti, sono segnalati in modo improprio, altri in maniera non convincente, mentre le indispensabili procedure telematiche languono. Top secret, ammesso che qualcuno ne sappia qualcosa, il nuovo cruscotto direzionale ed il piano budget. Rimane certo il controllo individuale a tappeto con sofisticati sistemi di verifica, tutti orientati alla soddisfazione dei clienti.
Nonostante la forza sia oggi pari a 114 unità, gli 82 dipendenti in organico dovrebbero essere suddivisi ed inseriti in due enormi contenitori non modificabili con 33 colleghi al front office e 49 al back office. Col rischio di ripristinare vetuste pratiche clientelari.
Nel tentativo di dipanare il velo calato su tutto il resto, abbiamo fissato 3 punti fermi:
· qualunque tipo di innovazione non può prescindere dall’organico (- 41 unità);
· evitare eventuali penalizzazioni dovute alla diminuzione certa della produzione;
· estendere comunque la fase formativa anche al personale delle agenzie.
Nella speranza che finalmente ci si voglia occupare delle autentiche priorità della sede prescelta, evidentemente ignorate dai vertici dell’ Istituto e dagli uomini della KPMG. E senza raccogliere improbabili sfide che si potrebbero trasformare in un boomerang.
Coordinamento regionale RdB INPS Lazio