SUL DECRETO BRUNETTA I SINDACATI DI BASE VANNO ALLO SCIOPERO
Comunicato n. 33/09
RdB-CUB – COBAS - SdL hanno proclamato lo sciopero dei lavoratori del pubblico impiego per il 3 luglio, articolato sulle ultime tre ore di ciascun turno, contro la riforma della pubblica amministrazione delineata dalla Legge 15 del 2009 e dal decreto attuativo in via di definizione. Per i lavoratori dell’INPS la struttura RdB-CUB ha convocato per la stessa giornata del 3 luglio un’assemblea nazionale esterna per le ore precedenti lo sciopero, a copertura dell’intera giornata lavorativa.
La controriforma ossessivamente voluta e imposta dal ministro Brunetta riporta indietro di decenni le condizioni di lavoro dei pubblici dipendenti. Si individuano categorie di merito precostituite (bravi, meno bravi, inetti), in qualche modo indipendenti dalla produttività espressa. Si istituiscono premi come il bonus delle eccellenze o il premio per l’innovazione (che saranno consegnati magari dal ministro in persona all’interno di una solenne cerimonia, con tanto di drappello di giovani virgulti che sfileranno al passo dell’oca esibendo il saluto romano). Si cambia radicalmente filosofia rispetto al modo di lavorare degli ultimi dieci anni. Al posto del lavoro di squadra, degli obiettivi di gruppo, si affermerà lo spirito individualista e si scatenerà la guerra tra poveri per primeggiare e distinguersi dagli altri. La collocazione nella fascia di merito alta per tre anni di seguito o per cinque anni, anche non continuativi, costituirà titolo preferenziale per l’assegnazione delle progressioni economiche e di carriera. Le amministrazioni dovranno lasciare il 50% dei posti disponibili in organico all’accesso dall’esterno con concorso pubblico, anche per le posizioni apicali delle aree. Per il passaggio da un’area all’altra tramite selezioni interne sarà necessario il possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno: diploma per il passaggio all’area B e laurea per quello all’area C (con buona pace della tanto decantata professionalità). L’amministrazione potrà licenziare il dipendente per scarso rendimento se nell’arco di un biennio avrà rilevato ripetute inadempienze relative alla prestazione lavorativa. Il dirigente della sede potrà infliggere al dipendente una sanzione disciplinare fino a 10 giorni di sospensione, solo per sanzioni superiori sarà interessato il competente ufficio di disciplina interno. Aumenta il potere e la discrezionalità del dirigente, che a sua volta subisce una più pressante valutazione (è facile immaginare come questi si rivarrà sui lavoratori delle aree). Diminuisce drasticamente lo spazio di contrattazione. Tutte le disposizioni relative ai premi, all’incentivazione, alle progressioni economiche e di carriera introdotte dal decreto dovranno essere recepite obbligatoriamente dai contratti. Sono inoltre poteri dirigenziali non soggetti ad alcuna contrattazione: la gestione delle risorse umane, l’organizzazione del lavoro, la valutazione del personale finalizzata alle progressioni di carriera ed alla corresponsione di indennità e premi.
La RdB-CUB invita tutti i lavoratori dell’INPS ad aderire alle iniziative di protesta che saranno promosse a livello nazionale e locale nelle prossime settimane ed a partecipare con grande determinazione e compattezza alla giornata di lotta del 3 luglio.