TAGLIO DI 94 MLN ALLE RISORSE DEI PROGETTI SPECIALI: FACCIAMO IL PUNTO E SVELIAMO QUALCHE RETROSCENA
Comunicato n. 61/13
Lo scorso lunedì 7 ottobre è arrivata all’Istituto una lettera con la quale il Ministero del Lavoro ha espresso parere positivo sulla II nota di variazione del bilancio 2013 dell’INPS, dopo che l’ente previdenziale aveva risposto formalmente ed in modo circostanziato ai dubbi sollevati dalla Ragioneria Generale dello Stato. Per il Ministero di Via Veneto dunque il piano di risparmi previsto dall’INPS può essere approvato senza ricorrere al taglio delle risorse che finanziano i progetti speciali.
I problemi, quindi, non vengono oggi dal Ministero del Lavoro ma da quello dell’Economia. Per questo USB ha deciso di presidiare ad oltranza la sede del Ministero di Via XX Settembre, da dove deve arrivare il definitivo via libera alla II nota di variazione del bilancio contestata dal Collegio dei Sindaci dell’INPS prima e dalla Ragioneria Generale dello Stato poi.
A nostro parere, è utile manifestare dove serve e non dove il problema ha trovato già soluzione positiva. Ma non possiamo impedire a nessuno di fare una gita turistica nel prestigioso quartiere Sallustiano di Roma, quello dove l’INPS ha peraltro venduto a prezzi di saldo case di pregio inaspettatamente assimilate alle case popolari. Se invece si vuole andare dove le decisioni devono ancora essere prese allora è sufficiente attraversare Via Aureliana o Via Quintino Sella e dirigersi in Via XX Settembre, dove c’è la sede del MEF.
Benché l’autorizzazione a manifestare davanti al Ministero dell’Economia l’abbia richiesta la USB, è nostra intenzione, come già accaduto in passato, di aprire la piazza alle lavoratrici ed ai lavoratori iscritti ad altre organizzazioni sindacali che vogliano venire a manifestare con le loro bandiere. Se poi avessimo ricevuto una telefonata dai leaders di altri sindacati non avremmo avuto problemi ad accordarci per manifestazioni unitarie, sempre che si condividano realmente gli obiettivi della protesta. Purtroppo, abbiamo assistito ancora una volta alla sola goffa ed obbligata rincorsa delle nostre iniziative con il solito tentativo, fallito quasi ovunque, di intimorire i lavoratori rispetto all’adesione a modalità di protesta da noi proposte, come ad esempio il black out informatico. Nonostante tutto, la nostra piazza resta aperta a tutti.