SFIGURATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO 2009, OCCORRE UNA REAZIONE STRAORDINARIA

Nazionale -

 

 

L’amministrazione ha comunicato ieri che il contratto integrativo 2009 delle aree A-B-C, a ben otto mesi dalla sottoscrizione, non ha passato il vaglio dei ministeri vigilanti. L’accordo è stato completamente stravolto:     

 

  • Tagliato di 13 milioni di euro il Fondo di Ente;     
  • Vietato procedere allo scorrimento delle graduatorie delle selezioni interne;     
  • Bloccata l’ipotesi di salario di accresciuta professionalità per le aree A e B. Tale indennità potrà forse essere recuperata se legata ad indicatori di merito ed alla valutazione della performance.

Cancellata, inoltre, l’indennità prevista per gli ispettori di vigilanza per l’attività di supporto al processo strategico.

 

La delegazione della controparte ha annunciato che continuerà a lavorare per convincere i ministeri vigilanti della giustezza dei contenuti del contratto di Ente 2009, per ottenere il miglior risultato possibile in un contesto definito “pesante”. Ma è lecito chiedersi finora cosa è stato fatto?

 

Mentre si consumava questo massacro annunciato, vista l’analoga sorte dei contratti integrativi di INAIL e INPDAP, l’amministrazione nelle ultime settimane ha esercitato una forte pressione per incassare la firma sulle “Linee guida per il contratto integrativo 2010” e, nella stessa giornata di ieri, sulle “Posizioni organizzative riferite al nuovo modello organizzativo”, senza tuttavia avere certezze sulle risorse economiche a disposizione. Se i tagli al Fondo 2009 saranno confermati in via definitiva, se lo straordinario sarà riportato all’interno del Fondo, questi interventi incideranno negativamente anche sulla definizione delle risorse per il 2010.

 

Noi abbiamo unitariamente respinto l’assalto dell’amministrazione e ci siamo rifiutati di firmare accordi al buio, in un contesto in cui anche il D.L. 78/2010 (la manovra economica del governo) lancia ipoteche negative sulla contrattazione integrativa, prevedendo, tra l’altro, che la RIA e il costo dei passaggi dei cessati non possa più confluire nel Fondo di Ente all’atto del pensionamento del dipendente.

 

La priorità, oggi, è salvaguardare i livelli stipendiali di tutti i lavoratori per i prossimi quattro anni, per questo riteniamo importante conoscere con certezza la quantificazione dei Fondi prima di affrontare qualunque argomento, rifiutandoci di definire pezzi separati di contrattazione. L’amministrazione e chi la sostiene hanno deciso, invece, di forzare la mano sull’individuazione delle nuove posizioni organizzative legate al progetto di riorganizzazione dell’Istituto, addirittura prima di conoscere gli esiti della sperimentazione e indipendentemente dalla revisione dei criteri per l’attribuzione delle stesse posizioni organizzative, revisione che era stata prevista dal contratto integrativo 2009, confermando, così, il vecchio clientelare sistema. Nel frattempo l’Amministrazione sta ampliando il numero delle sedi pilota senza nessun confronto a livello nazionale.

 

DIMINUZIONE DEGLI ORGANICI.

BLOCCO DEI CONTRATTI E DELLE RETRIBUZIONI.

CONTINUO AUMENTO DEI CARICHI DI LAVORO  E OBIETTIVI

DI PRODUTTIVITÀ NON CONTRATTATI.

ACCORDI INTEGRATIVI VIOLENTATI.

IMPEGNI DISATTESI.

 

L’amministrazione INPS si comporta in modo servile con il governo ed arrogante con i dipendenti, cancellando il permesso banca, non deliberando nemmeno il misero aumento del buono pasto che rientra tra le prerogative autonome dei vertici dell’Istituto.

 

A questo punto è necessaria una reazione forte e determinata per riappropriarci di un potere contrattuale che ci viene soltanto dal sostegno diretto dei lavoratori alle iniziative di protesta. Abbiamo deciso per prima cosa di attuare il

blocco delle relazioni sindacali ad ogni livello a tempo indeterminato a partire dal mese di agosto, per costringere l’amministrazione a discutere dei reali problemi che interessano i Lavoratori.

 

9 SETTEMBREAssemblea presso la Sede di PORDENONE con la partecipazione dei responsabili nazionali di CGIL-UIL-CISAL-RdB. Da questa sede, presa a simbolo delle mobilitazioni unitarie che in questi mesi si sono sviluppate, lanceremo le successive iniziative di cui due già definite:

 

15 SETTEMBREConsultazione nazionale per respingere le “Linee guida per il contratto integrativo 2010”;

 

1 OTTOBREASSEMBLEA NAZIONALE A ROMA PRESSO LA DIREZIONE GENERALE INPS.

 

PER RECUPERARE DIGNITA’ E FORZA CONTRATTUALE

PER LA PIENA APPROVAZIONE DEL CCNI 2009

 

 

MOBILITIAMOCI TUTTI

 

F.P. CGIL INPS                    UIL PA  INPS                 FIALP-CISAL INPS                RdB/USB