I LAVORATORI CESTINANO LE LINEE GUIDA 2010

In allegato:

RASSEGNA STAMPA del 16 settembre 2010

LINEE GUIDA 2010

VERBALE LINEE GUIDA 2010

Nazionale -

Bocciatura senza appello per l’accordo sottoscritto il 14 luglio 2010 dall’amministrazione e dalla Cisl. I lavoratori hanno partecipato in massa alla consultazione promossa da CGIL-UIL-CISAL-RdB, respingendo in modo plebiscitario le “Linee guida per il contratto integrativo 2010”.

 

Non sono poche le sedi nelle quali ha votato quasi tutto il personale presente e con percentuali del 96, 98 o addirittura 100% ha respinto l’accordo.

 

Considerando che la consultazione era riservata ai lavoratori delle Aree A-B-C, avevano diritto al voto 26.489 Lavoratori (dato riferito alla forza di giugno 2010). Va, quindi, sottratta la percentuale fisiologica di assenze di personale a vario titolo (ferie-malattia-permessi), che ragionevolmente corrisponde al 20%. Il numero di potenziali votanti corrispondeva, in concreto, a 21.192 Lavoratori. Un dato in ogni caso sovrastimato, in quanto andrebbero sottratti i pensionamenti avvenuti da giugno ad oggi.

 

Complessivamente, ha partecipato alla consultazione il 72% dei Lavoratori presenti, pari a 15.202 (manca il dato di 8 sedi): 14.685 hanno votato NO, 356 SI, 156 le schede bianche e 36 quelle nulle.

Una maggioranza schiacciante, della quale fanno sicuramente parte anche molti lavoratori iscritti al sindacato che ha concordato le “Linee guida 2010”.

 

Il voto espresso il 15 settembre è coerente con la scelta di CGIL-UIL-CISAL-RdB di non firmare l’accordo del 14 luglio.

 

A questo punto l’amministrazione non può ignorare che quattro organizzazioni sindacali, che rappresentano il 65% dei lavoratori iscritti al sindacato, insieme alla larga maggioranza di lavoratori dell’Ente, hanno RESPINTO l’accordo che voleva vincolare la contrattazione integrativa 2010 a principi non rispondenti agli interessi del personale dell’INPS.

 

Noi affronteremo la contrattazione 2010 liberi da qualunque vincolo e l’amministrazione farebbe bene a ripensare alla “validità” di un accordo sottoscritto con una risicata minoranza sindacale, sconfessata anche dal voto dei lavoratori.

 

 

Il nostro percorso di mobilitazione continua e i nostri obiettivi dovrebbero essere chiari a tutti, perché ripetuti ormai in molti comunicati:

  • Applicazione dei contenuti del contratto integrativo 2009 (recupero dei 13 milioni del Fondo tagliati dai ministeri vigilanti – scorrimento delle graduatorie delle selezioni interne per un numero di posti calcolato sulla base delle carenze al 31/12/2009 – salario di professionalità per i lavoratori delle aree A e B – soluzione della vertenza degli ex insegnanti – revisione dei criteri per l’assegnazione delle posizioni organizzative – riordino delle aree specialistiche vigilanza, informatica, sanitaria, tecnica);
  • Tutela dei livelli retributivi dei lavoratori, attaccati dalla Riforma Brunetta e dalla manovra economica estiva;
  • Difesa e rilancio della previdenza pubblica e della funzione dell’INPS all’interno dello Stato Sociale;
  • Boicottaggio di qualunque forma di riorganizzazione non contrattata e tesa a favorire esternalizzazione di servizi e ridimensionamento dell’INPS;
  • Cancellazione dell’accordo del 14 luglio 2010 sulla contrattazione integrativa 2010.

 

 

Per sostenere questi obiettivi concreti, il 1° ottobre 2010 si terrà a Roma una manifestazione nazionale a cui tutti sono chiamati ad assicurare la diretta partecipazione.

 

Nel frattempo, dopo l’esperienza dell’assemblea di 1 minuto del 9 settembre scorso, abbiamo provveduto ad indire, con largo anticipo, tre assemblee di 5 minuti per le giornate del 20-21-22 settembre 2010, dalle 11.00 alle 11.05, con all’ordine del giorno la distribuzione ed il commento di specifici volantini sulle materie della vertenza.

 

Sembrerebbe che anche stavolta l’amministrazione stia cercando argomenti pretestuosi per vietare l’esercizio del diritto d’assemblea da parte dei lavoratori.

 

Per l’assemblea del 9 settembre abbiamo deciso di non portare in giudizio l’amministrazione, volendo lanciare un messaggio distensivo, pur di fronte ad un comportamento a dir poco irrituale. Qualora fossero vietate anche le assemblee del 20-21-22 settembre, non esiteremmo a denunciare i direttori per comportamento antisindacale.

 

Invitiamo tutti i lavoratori a continuare a sostenere la vertenza, partecipando attivamente a tutte le iniziative. Sono in corso delle raccolte di fondi per finanziare la partecipazione dei lavoratori all’assemblea nazionale del 1° ottobre 2010, che si annuncia come un’imponente dimostrazione di forza da parte dei lavoratori dell’Ente. Invitiamo tutti a contribuire, anche economicamente, alla riuscita dell’iniziativa.

 

Chi vuol trovare una soluzione ai problemi cerca una strada, gli altri una scusa.

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